Il Tribunale di Parigi ha annunciato la distruzione di finte Vespa, riconoscendo così il diritto d’autore dell’azienda Piaggio

La notizia di Vespa contraffatte da aziende cinesi non è nuova. Qualche mese fa, durante la 70esima edizione della fiera del Ciclo e Motociclo Eicma di Rho, la Guardia di Finanza era intervenuta sequestrando sei esemplari fasulli esposti in due stand.

La distruzione dei cloni Vespa

Ora la battaglia legale promossa dalla società italiana Piaggio contro la contraffazione dei propri motocicli, da parte di aziende cinesi, sembra essere giunta al termine. Lo ha annunciato il Tribunal de Grand Instance di Parigi che ha ordinato la distruzione di 49 scooter, esposti al salone motociclistico francese, costruiti su modello della Vespa Piaggio. In questo modo, è stato riconosciuto il diritto d’autore della società italiana sulle forme esteriori della Vespa.

La salvaguardia del diritto d’autore

Piaggio è intervenuta spiegando che la sentenza è giunta in seguito alle azioni legali condotte a propria difesa, nel corso del “Salon de la Moto et du Scooter” che si è tenuto a Parigi nel novembre-dicembre 2011. L’azienda ha aggiunto che la società colpevole della contraffazione è stata condannata al risarcimento delle spese legali.

Il Gruppo Piaggio inoltre, come emerge da una nota, “ritiene che questa sentenza rivesta grande importanza dal punto di vista della salvaguardia dei diritti di proprietà industriale e di design, e che, come in ogni altro Paese in cui Piaggio è puntualmente e tempestivamente intervenuta contro la concorrenza sleale e la contraffazione, il pronunciamento del Tribunal de Grande Instance di Parigi aggiunga un ulteriore strumento di protezione in Francia nei confronti del marchio Vespa, prodotto globale del Gruppo Piaggio”.

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