IBM SmartCloud contribuisce ad aiutare le aree devastate dall’uragano

L’IBM Corporate Citizenship Report 2012 descrive i nuovi servizi che aiutano a creare un Pianeta più intelligente

A seguito di uno degli uragani più potenti e distruttivi che abbiano mai colpito la East Coast statunitense, così densamente popolata, IBM ha messo a disposizione servizi di consulenza, strategie di disaster response per una risposta alle esigenze di soccorso, di ripresa immediata ed allo stesso tempo di lungo periodo e tutte le tecnologie e l’esperienza necessaria per supportare l’Hurricane Sandy New Jersey Relief Fund.

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Tra le soluzioni donate al Fondo e ad altre agenzie impegnate a new York e nel New Jersey per superare il disastro, va ricordata anche IBM Smart Cloud for Social Business, che ha creato l’infrastruttura necessaria per avviare immediati soccorsi, e che fornirà strumenti di collaborazione basati su cloud in grado di aiutare il Fondo nel lungo periodo per le attività di ripresa.

“Grazie alla competenza e alla esperienza di IBM, il Fondo è in grado di fornire assistenza alle famiglie e alle comunità del New Jersey in modo efficiente ed efficace,” ha affermato il Governatore del New Jersey Chris Christie.

Nel 2012, IBM ha ampliato il suo programma Services Grant negli Stati Uniti e all’estero, assegnando più di 350 grants in tutto il mondo. Per fare qualche esempio, IBM ha donato servizi di SmartCloud per aiutare gli imprenditori in Italia a riprendersi dal terremoto del 2012, e ha aiutato a migliorare la fornitura di assistenza sanitaria ad Haiti attraverso la collaborazione con la Rete Sanitaria Globale di Colleagues in Care Global Health Network. Utilizzando SmartCloud for Social Business di IBM, medici professionisti che operano sul campo ad Haiti adesso hanno accesso ad un sistema di condivisione delle conoscenze mediche online che comprende opzioni terapeutiche, percorsi assistenziali, e best practices. Smart Cloud for Social Business di IBM fornisce alle organizzazioni una esperienza social completa che comprende l’accesso a strumenti quali on line meetings, community, file sharing, e-mail, calendaring, instant messaging ed altro ancora.

In Corea, una progetto simile a favore della Work Together Foundation sostiene l’obiettivo dell’organizzazione di fornire informazioni per aiutare a migliorare competenze nell’ambito delle risorse umane e di social entrepreneurship per i membri della sua rete. In Texas, SmartCloud for Social Business – la seconda donazione di questo genere a favore di SER Jobs for Progress National – ha permesso all’organizzazione di continuare a fornire web conferencing, file sharing, networking e strumenti per la gestione collaborativa alle sue 22 affiliate distribuite in tutto il paese.

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I grants di IBM aiutano le comunità ad accelerare la collaborazione tra le agenzie chiave, permettono decisioni migliori grazie all’analisi predittiva, creano un valore aggiunto attraverso i social network e ripensano il modo in cui i servizi vengono forniti.

“Si tratta di obiettivi importantie in questo report potrete conoscere in che modo vengono misurati i progressi conseguiti,” ha dichiarato Ginni Rometty, Chairman e CEO di IBM. “Ma il nostro impegno per un pianeta più intelligente richiedeva qualcosa che andasse oltre la misurazione dei KPI – indicatori chiave di prestazione. Per costruire un Pianeta più intelligente – e per gestire un’impresa più intelligente – le strategie di business e verso la comunità devono essere più che allineate. Devono diventare una cosa sola”

Il programma Smarter Cities Challenge di IBM, che nel 2012 è stato esteso ad altre 30 città, è tra gli esempi più significativi dell’approccio integrato dell’azienda con la corporate citizenship. Questo programma, che assegna grant di 50 milioni di dollari, prevede l’assegnazione di esperti IBM in città di tutto il mondo, dando spazio all’immaginazione dei suoi ricercatori scientifici, e alla competenza urbanistica dei suoi consulenti per aiutare a rendere più intelligenti e più vivibili le città selezionate.

Come risultato del programma Smarter Cities Challenge nel 2012, Da Nang, in Vietnam, sta migliorando la modalità di coordinamento delle sue agenzie governative per fornire servizi migliori ai cittadini. Città come Tschwane in Sudafrica e Townsville in Australia hanno istituito dei programmi di conservazione dell’acqua innovativi. Città come Nairobi in Kenya, Cheongju in Corea e Pittsburgh negli USA, stanno avviando ambiziosi progetti di trasporto pubblico. E località come Jacksonville negli Stati Uniti stanno procedendo con iniziative di sviluppo economico.

“In tutte le nostre iniziative a favore della comunità esattamente come nei nostri obiettivi professionali – lavoriamo per fornire una vera e propria leadership creando soluzioni, rendendole scalabili e sostenibili,” ha affermato Stanley S. Litow, Vice-Presidente IBM Corporate Citizenship and Corporate Affairs, e Presidente dell’IBM International Foundation.

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Nel settore della sostenibilità ambientale, IBM non solo ha rispettato gli obiettivi fissati , ma li ha addirittura superati. Alla fine del 2012, conservazione e fornitura di energia rinnovabile hanno prodotto una riduzione del 15,7 percento nelle emissioni di CO2 connesse all’energia dal 2005 – superando l’obiettivo del 12 percento. Questo è andato ad aggiungersi al fatto di aver già ridotto o evitato, dal 1990 al 2005, emissioni di CO2 in misura pari al 40 percento delle emissioni misurate nel 1990.

Inoltre, a 43 data center di IBM ubicati in 19 paesi dell’Unione Europea (UE) è stato conferito lo status di “Participant” dal Data Center Energy Efficiency basato sul Codice di Condotta europeo per l’Efficienza Energetica nei Data Center. Ad oggi è questo il più vasto portafoglio di data center di un’unica società a ricevere il riconoscimento. E, nel giro di un anno dal suo lancio nel 2011, IBM ha conseguito con successo la certificazione del sistema di gestione ambientale globale della società e del suo programma di gestione integrata dell’energia secondo la norma ISO 50001 per i sistemi di gestione dell’energia. IBM è stata la prima grande società a ottenere una certificazione globale unica secondo la norma ISO 14001 per i sistemi di gestione ambientale nel 1997.

Altri punti salienti del rapporto riguardano la continua espansione da parte di IBM del suo prestigioso progetto Pathways in Technology Early College High School (P-TECH): un programma didattico pionieristico rivolto a studenti dal nono al quattordicesimo anno di scolarità che otterranno un titolo di studio definito “associate degree” in scienza applicata in sei anni. Coloro che otterranno il titolo di studio al termine del P-TECH saranno fra i primi candidati per un lavoro in IBM.

Nel 2012, il modello P-TECH, inizialmente sviluppato in una scuola di New York,è stato replicato in quattro scuole di Chicago, in una delle quali IBM è partner diretto, L’ampliamento continua nello Stato di New York, nel quale il Governatore Andrew Cuomo ha annunciato un piano statale per creare 10 nuove scuole modellate sul modello P-TECH che creeranno un collegamento più efficace tra istruzione e impiego in ciascuna delle aree di sviluppo economico dello stato. Anche New York City ha annunciato dei piani per ulteriori scuole P-TECH. Ma forse il riconoscimento più alto per il modello di IBM rivolto agli studenti dal nono al quattordicesimo anno di scolarità è giunto dal Presidente Obama durante il suo discorso sullo Stato dell’Unione, quando ha rilevato che tutti gli studenti dovrebbero avere delle opportunità come quelle offerte dal P-TECH.

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“Il modello P-TECH è stato studiato per combinare high school e college con un forte coinvolgimento delle competenze di tipo lavorativo atte a formare i giovani e dotarli di quel bagaglio necessario per inserirsi e far carriera nel mondo del lavoro del 21° secolo,” ha affermato Litow. “Con l’espansione del modello, IBM lavorerà con altre società per aiutare molti più studenti a correlare meglio l’istruzione all’attività professionale e per dare impulso alla crescita economica locale.”

Altri punti salienti del rapporto includono il programma Corporate Service Corps (CSC) di IBM, che nel 2012 ha inviato più di 500 dei suoi migliori talenti in dozzine di paesi in via di sviluppo per affrontare gravi problematiche economiche e sviluppare soluzioni sostenibili.

Tra gli impegni di CSC c’era una partnership con il governo keniano, il governo statunitense e il President’s Emergency Fund for AIDS Relief (PEPFAR – Piano di emergenza contro l’AIDS della Casa Bianca) nella battaglia per aumentare lo screening in modo da evitare il cancro cervicale. I team IBM del programma hanno collaborato per risolvere le sfide poste dalla gestione di un’enorme quantità di dati raccogliendo informazioni da 4.000 cliniche e sei livelli di strutture sanitarie che assistono 15 milioni di donne. Con l’aiuto del team CSC, il programma raccoglierà dati più affidabili per migliorare i tassi di screening del cancro cervicale, che in cinque anni hanno già fatto un balzo, passando praticamente dallo 0 al 70 percento.