Il Laboratorio di Roma e il Cloud computing: cosa bolle in pentola

Inaugurato lo scorso primo dicembre alla presenza del sindaco Gianni Alemanno, il nuovo centro di competenza del Laboratorio Tivoli di Roma è ora impegnato direttamente nello sviluppo di nuove soluzioni avanzate e da oggi rende disponibili i suoi esperti per far decollare l’adozione del cloud computing nel mercato italiano

Le attività di sviluppo del Laboratorio Tivoli di Roma sono rivolte a tre aree principali, essenziali nella realizzazione di un sistema di cloud computing:

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– IBM Cloudburst, un set di hardware, storage, funzionalità di virtualizzazione e networking preintegrato con un sofisticato sistema di gestione del servizio, che consente ai clienti di installare rapidamente un ambiente cloud privato e interno all’azienda.

– IBM Service Delivery Manager (ISDM), un set di immagini virtuali pre-modellate che possono essere attivate, configurate e connesse rapidamente per accelerare l’adozione di un’infrastruttura Cloud e a ottenerne i relativi vantaggi in tempi rapidi

– IBM Tivoli Service Automation Manager (TSAM), una soluzione che automatizza richieste, distribuzione, monitoraggio e gestione dei servizi di cloud computing. Consente ali utenti di gestire in maniera automatizzata servizi di cloud computing, offrendo anche processi e approvazioni tracciabili.

Il Laboratorio di Roma collabora nello sviluppo di queste soluzioni con i laboratori Tivoli di Austin, Toronto, Boeblingen e Cracovia. L’intero progetto internazionale è guidato da Giovanni Lanfranchi, già direttore del Laboratorio di Roma e oggi Vice President, Tivoli Service Process Automation.

Attualmente il Laboratorio Tivoli di Roma è guidato da Kendall Lock, proveniente dal Laboratorio Tivoli di Austin.

Le 60 persone coinvolte in quest’area di attività sono anche impegnate ad affiancare le imprese e i Business Partner nella realizzazione di progetti di cloud computing e oggi il rinnovato Software Executive Briefing Center è in grado di ospitare incontri mirati sull’argomento con dimostazioni concrete e prove sul campo.

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Un dato interessante e indicativo: IBM utilizza il cloud computing per gestire i data centers di tutti i Laboratori IBM Tivoli nel mondo.