ICT, ecco le 10 tendenze del mercato consumer per il 2013

L’Ericsson ConsumerLab ha individuato i più importanti trend che caratterizzeranno il mercato consumer il prossimo anno

Con la fine del 2012, l’Ericsson ConsumerLab ha individuato le tendenze del mercato consumer del prossimo anno e oltre. Da più di 15 anni, il ConsumerLab Ericsson conduce ricerche sul comportamento dei consumatori e sulle modalità di utilizzo di prodotti e servizi ICT.

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Michael Björn, Head of Research presso il ConsumerLab, ha spiegato: “Il nostro programma di ricerca globale è basato su interviste annuali a oltre 100.000 consumatori in più di 40 Paesi e 15 grandi città. Nel corso degli anni abbiamo creato un ricco database relativo alle tendenze di consumo e vediamo che il cambiamento è più veloce che mai.”

Ecco i trend del 2013:

1. Il cloud è sempre più personale. Oltre il 50% di chi utilizza un tablet e oltre il 40% dei possessori di uno smartphone negli Stati Uniti, Giappone, Australia e Svezia apprezzano sempre di più la possibilità di avere a disposizione le stesse applicazioni e i dati su tutti i dispositivi, grazie ai servizi di cloud computing.

2. Vita movimentata: la tecnologia sempre più a portata di mano. Dai desktop tradizionali con file e cartelle alle superfici lisce dei dispositivi touch, apps e servizi cloud, i consumatori si stanno progressivamente lasciando alle spalle un modello di tecnologia destinato a una mente concentrata. Le attività sono gestite in modo impulsivo e immediato mentre siamo in coda per acquistare qualcosa o mentre parliamo con qualcuno in un bar. La propensione all’acquisto di un tablet è maggiore rispetto a un PC tradizionale, e di uno smartphone rispetto a un laptop. In Italia la propensione ad acquistare un tablet è di circa il 18%, scende al 14% la propensione ad acquistare un PC tradizionale, il 29% degli intervistati acquisterebbe uno smartphone, il 21 % un laptop.

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3. Al lavoro con il proprio smartphone e abbonamento (Bring Your Own Device). Il 57% di chi possiede uno smartphone usa il proprio dispositivo personale e abbonamento ai servizi voce e dati sul luogo di lavoro. Gli smartphone personali sono sempre più utilizzati per inviare e-mail, pianificare viaggi di lavoro, trovare luoghi e molto altro. In Italia la percentuale sfiora il 60%.

4. Vita in città: più connessi, più soddisfatti. Grazie alla possibilità di connettersi in qualunque luogo e in qualunque momento, gli abitanti delle aree urbane stanno rendendo Internet veramente mobile. Il numero totale delle sottoscrizioni a uno smartphone raggiungeranno quota 3,3 miliardi entro il 2018 e la copertura di rete mobile è uno dei fattori più importanti per una vita in città soddisfacente.

5. Più fiducia nelle community online. Nell’attuale scenario economico, la fiducia nelle strutture tradizionali e nelle autorità sta progressivamente diminuendo a favore delle community. I network personali online fungono da rete di sicurezza mentre i social media stanno diventando dei veri concorrenti delle tradizionali agenzie del lavoro. La rete sta diventando uno strumento sempre più utilizzato anche per mettere in comune fondi e risorse attraverso il crowd-funding e la cooperazione collettiva.

6. Lo smartphone sempre più al femminile. I nuovi dati mostrano che sono le donne a trainare l’adozione degli smartphone. Non meno del 97% delle donne che possiedono uno smartphone invia SMS. Il 77% invia e riceve foto, il 59% accede ai social network, il 24% segnala online il luogo in cui si trova tramite procedure di check-in e il 17% usufruisce di buoni sconto online. Le percentuali maschili in questo ambito sono inferiori.

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7. Le città alimentano lo scambio di idee in rete. Gli abitanti delle aree urbane hanno più amici in rete rispetto agli abitanti di aree periferiche. Il 12% delle persone che vivono in città dichiara che uno dei principali motivi che li spinge a usare siti di social networking è comunicare e scambiare idee con gli altri. preceduto dal “rimanere aggiornati su quanto succede ai propri amici” e  “aggiornare i propri contatti su quanto sta capitando”.

8. In-line shopping. Il 32% di chi utilizza uno smartphone fa già acquisti con il proprio dispositivo. Ora i consumatori iniziano a combinare lo shopping tradizionale in negozio con gli acquisti online. Infatti vogliono visionare i prodotti, ricevere informazioni, comparare i prezzi e procedere all’acquisto in modo immediato senza fare code alla cassa.

9. La TV è sempre più social. Il 62% degli spettatori utilizza i social media mentre sta guardando un programma TV o contenuti video. Anche in Italia questo fenomeno sta diventando sempre più comune: nel nostro Paese la percentuale sale al 69%. Di questi, il 55% utilizza i social media per discutere in tempo reale ciò che sta guardando, A livello globale oltre il 30% è propenso a pagare per i contenuti che si guardano in contesti social. La maggior parte del consumo di video e TV da dispositivo mobile avviene in casa.

10. L’ICT entra in classe. Il processo di apprendimento si sta trasformando grazie a fattori interni ed esterni: i giovani portano la loro competenza ed esperienza tecnologica in classe guidando il cambiamento dal basso e al contempo Governi e Istituzioni guardano alle soluzioni ICT per essere più efficienti. La connettività cambia le prospettive dei bambini su scala globale. In India, circa 30 milioni su un totale di 69 milioni di bambini che vivono nelle aree urbane di un’età compresa fra I 9 e I 18 anni possiede un cellulare.

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