Il 45% delle aziende teme attacchi complessi alle infrastrutture IT

La crescita di attacchi mirati richiede soluzioni di sicurezza sempre più sofisticate

Circa la metà delle aziende che hanno preso parte all’IDC Market Analysis Perspective: Worldwide Security Products survey condotto da IDC nel 2012, sono convinte che la crescita di attacchi mirati renda le proprie infrastrutture IT sempre più a rischio. E’ infatti sempre più comune che i cyber criminali utilizzino software nocivi dedicati per lanciare attacchi alle aziende e per questo motivo queste ultime hanno la necessità di proteggersi con soluzioni specifiche e complete.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

“La sofisticazione e la complessità delle attacchi aumenta la necessità di un’afferta anti malware avanzata che protegga i diversi punti di accesso degli attacchi (web, rete, dispositivi, etc.) e minimizzi la necessità di risorse dedicate”, ha dichiarato Kevin Bailey, Research Director, EMEA Software Security Products and Services Policies di IDC.

Numerosi incidenti che sono accaduti l’anno scorso nel mondo hanno compromesso la sicurezza di diverse reti aziendali. Con la speranza di guadagnare ingenti somme di denaro dalla vendita di dati e informazioni confidenziali (come informazioni inerenti la proprietà intellettuale o informazioni business-critical), i cyber criminali investono nell’acquisto o nello sviluppo di malware in grado di aggirare i sistemi di sicurezza delle aziende. Per questo motivo, Kaspersky Lab ha sviluppato soluzioni corporate in grado di individuale e neutralizzare tutti i malware, anche quelli sconosciuti.

Le tecnologie di protezione proattiva di Kaspersky Lab

Di tutti i nuovi attacchi scoperti nel 2012 da Kaspersky Lab, l’87% è stato individuato con l’aiuto di tecnologie euristiche integrate in alcuni prodotti tra cui Kaspersky Endpoint Security for Business. Quindi, qualsiasi metodologia di intrusione utilizzino i criminali, si troveranno sempre davanti tecnologie avanzate in grado di bloccarle.

Leggi anche:  Qualys presenta TotalCloud 2.0 per proteggere applicazioni Cloud e SaaS

I cyber criminali solitamente utilizzano vulnerabilità presenti in software molto diffusi, come Adobe Flash, Adobe Reader, Java, web browsers o componenti OS. Dal momento che queste applicazioni sono legittime e utilizzate dalle aziende, i criminali scommettono sul fatto che comportamenti irregolari da parte di questo software possano passare inosservati, permettendo quindi al malware di fare il proprio lavoro. I prodotti di Kaspersky Lab integrano il software System Watcher che analizza i codici delle modifiche sospette anche di applicazioni assolutamente legittime, mentre la tecnologia Automatic Exploit Prevention, parte del modulo System Watcher, è in grado di localizzare e bloccare comportamente inusuali.

I criminali informatici cercano spesso di infettare computer aziendali con l’aiuto di rootkit e bootkit, malware molto pericolosi che modificano il boot nell’hard drive del computer vittima. La tecnologia Anti-Rootkit implementata in Kaspersky Endpoint Security for Business e in molti altri prodotti intercetta e analizza tutte le richieste al boot dell’hard drive, controllando la legittimità e prevenendo quindi possibili infezioni.

Molteplici vettori

Con la crescita del BYOD (Bring your Own Device), un numero sempre maggiore di dipendenti utilizza i propri dispositivi personali per lavoro e questo offre numerose opportunità per i cyber criminali. Le tecnologie per proteggere e gestire i dispositivi mobile che vengono utilizzati nella rete aziendale sono disponibili in Kaspersky Endpoint Security for Business, che garantisce una risposta efficiente alla necessità di protezione delle reti aziendali.

In particolare, Kaspersky Security for Mobile, oltre alla scansione dei malware, è in grado di applicare policy restrittive alle applicazioni installate, identificare dispositivi a rischio e cancellare da remoto dati aziendali nel caso in cui il dispositivo dovesse essere compromesso.