L’anfiteatro simbolo di Roma era tutto dipinto. Trovati i resti di intonaco colorato in una galleria

Il Colosseo non era come lo vediamo oggi, anzi, era ricco di colori. La conferma è arrivata dalle attività di restauro attuate dalla Soprintendenza Speciale Archeologica di Roma e sotto la guida della direttrice Rossella Rea. In una galleria di 60 metri perfettamente ricoperta a volta al terzo ordine dell’Anfiteatro costruito dall’imperatore Flavio sono state ritrovate scritte, dipinti e parti di intonaco color ocra, rosso, bianco e azzurro.

Uno spaccato della Roma antica

“Una scoperta straordinaria perché le superfici intonacate superstiti rappresentano solo l’uno per cento del totale delle superfici del Colosseo –  spiega la Rea – ma sono di fondamentale importanza perché rivelano un palinsesto di graffiti e disegni che, come nel caso di Pompei, sono determinanti per ricostruire la vita dell’anfiteatro nel corso della sua lunga storia. Fondamentale, quindi, salvare quel poco che resta e che è particolarmente minacciato dall’inquinamento atmosferico”. Le scritte sono il segno del passaggio del pubblico che andava a seguire gli eventi sportivi in scena al Colosseo. Come ogni tifoso, compresi quelli attuali, anche quelli antichi non mancano di scrivere sui muri riferimenti pornografici. Riguardo a quest’ultimo particolare la Rea non pare sopresa: “Tutti i monumenti ne sono pieni e il Colosseo non fa differenza – spiega la direttrice dei lavori – Anche questa, però, è un’eccezionalità di questi ritrovamenti: sono gli unici esempi che abbiamo ritrovato nei piani superiori, mentre sono frequentissimi al piano terra. Si vedono chiaramente al di sotto dell’intonaco, quindi sono certamente di epoca tarda”.

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Il lavoro di retauro e l’apertura al pubblico

I lavori di restauro sono partiti a ottobre e sono stati realizzati dall’equipe guidata da Maurizio Pinotti e composta da Paola Lanzillotti per i travertini e Alessandro Danesi per gli intonaci e dall’ingegnere Ida Simonelli. Sono state effettuate operazioni di consolidamento e pulitura della volta per eliminare le tracce di smog e proteggere la volta dagli attacchi degli agenti atmosferici inquinanti. Si stima che l’apertura al pubblico avverrà per questa estate.