Due ricerche internazionali hanno confermato che il cromosoma Y, necessario non solo per determinare il sesso ma anche per la sopravvivenza dell’umanità, non è in via d’estinzione

C’era grande apprensione nella comunità scientifica per la possibile estinzione del cromosoma Y. I geni in esso contenuti sono diminuiti a dismisura negli ultimi 300 anni. Ora solo 19 delle oltre 600 porzioni di DNA del cromosoma Y ancestrale sono visibili in quello moderno. Dai risultati di due ricerche realizzate dal MIT, dall’Università di Losanna e dalla Cornell University sembra però che questa drammatica eventualità sia scongiurata.

Il cromosoma Y è al sicuro

Gli scienziati hanno scoperto che il cromosoma Y non solo determina il sesso ma è anche responsabile della decodifica di moltissime parti di genoma, che influenzano le differenze fra uomo e donna a livello di patologie. Questi tratti di DNA infatti contribuiscono a rendere gli uomini più o meno inclini al contagio da certi tipi di malattie rispetto al gentil sesso e ne influenzano la gravità.

La scomparsa del cromosoma Y avrebbe avuto quindi effetti estremamente importanti sull’evoluzione della razza umana. I ricercatori hanno però scoperto grazie all’analisi del genoma dei primati che è uno solo il gene ancestrale perduto nel corso degli ultimi 25 milioni di anni. In sostanza il cromosoma Y è rimasto pressoché stabile garantendo così il futuro dell’uomo.

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