I ricercatori dell’Università di Bayreuth hanno scoperto che il Lago di Garda è invaso da rifiuti di microplastica che possono avere sconvolto la catena alimentare

Uno studio ha calcolato che entro il 2050 i mari terrestri saranno ricolmi di rifiuti di plastica. Il processo è già iniziato, tanto che la spedizione scientifica Plastic Buster sta già studiando gli effetti del Pet sulla fauna marina, ma sembra non riguardare solo gli oceani. I ricercatori dell’università tedesca di Bayeruth hanno scoperto che il Lago di Garda, e probabilmente molti altri laghi alpini, sono pieni di rifiuti di microplastica che potrebbero giù aver alterato la catena alimentare locale.

Microsplastica: un pericolo per la fauna

Dall’analisi dei dati gli scienziati hanno scoperto con stupore che nonostante il Lago di Garda si trovi al di sotto delle Alpi la quantità di rifiuti di plastica in esso contenuti sono pari a quelli presenti nei sedimenti marini. Le dimensioni dei pezzi è tale che la fauna lacustre potrebbe facilmente ingerirli e tra questi figurano anche gli invertebrati come le pulci d’acqua.

“Molti prodotti plastici sono cancerogeni o tossici per il sistema endocrino delle specie che li ingeriscono.” – ha spiegato il ricercatore Christian Laforsch – “Inoltre i polimeri possono assorbire inquinanti tossici e trasportare questi composti in habitat altrimenti meno inquinati”.

Leggi anche:  Soffrire di insonnia: il problema di un italiano su tre