Il numero di acque balneabili sale del 4,7% rispetto al 2011. Le acque ancora non conformi alle direttive europee sono l’1,3% e si trovano principalmente in luoghi fortemente abitati

Arriva un’ulteriore conferma della limpidezza delle acque che si affacciano sulle spiagge italiane. Dopo l’assegnazione di altre 4 Bandiere Blu da parte della Fondazione per l’educazione ambientale, i dati per il 2012 rilasciati dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che ha chiesto più potere alla Polizia Postale, dimostrano l’eccellenza dei nostri mari.

I primi in Europa per balneazione

Il ministero ha rivelato che il 96,6% delle acque di balneazione costiere d’Italia sono conformi alla normative europee (+4,7% rispetto al 2011), il che ci rende “praticamente i primi in Europa per la balneabilità delle acque marine e lo stato delle acque interne”. I miglioramenti si sono registrati anche a livello di qualità. Il tasso di conformità ai valori guida è aumentato dall’83% al 86,3%. Nel 2012 è stata chiusa durante l’estate solo un’acqua di balneazione contro le 133 del 2011. Salgono però le acque inquinate da Escherichia Coli (+ 0,9%), soprattutto in zone dove la presenza umana è più massiccia.

La Lorenzin, il cui dicastero ha rilasciato un documento con consigli per proteggersi dal caldo estivo, ha spiegato come il risultato è stato raggiunto grazie a “una sinergia strategica anche che con le comunità locali e con i cittadini, che hanno contribuito con segnalazioni e allarmi, a programmare azioni di controllo”.

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