Il mercato dei mutui in Italia nel IV trimestre 2012

Mercato delle erogazioni in italia

Le famiglie italiane hanno ricevuto finanziamenti per l’acquisto dell’abitazione per 7.466,88 milioni di Euro nel quarto trimestre del 2012, rispetto allo stesso trimestre del 2011 si registra una contrazione delle erogazioni del -32,22% per un controvalore di -3.549,49 mln di Euro, in base al Bollettino Statistico I-2013 pubblicato da Banca d’Italia nel mese di Aprile 2013.

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L’andamento delle erogazioni trimestrali conferma la tendenza alla contrazione già rilevata a partire dal secondo trimestre 2010, per contro si nota che nelle ultime quattro rilevazioni vi è un lento percorso di risalita. I volumi restano influenzati principalmente da una domanda di credito dimezzata, condizionata da una scarsa fiducia dei consumatori e da una sempre maggiore attenzione al rischio di credito da parte degli enti eroganti. I costi di approvigionamento sui mercati interbancari sono rimasti nel corso del 2012 a valori molto elevati rispetto al recente passato e hanno comportato un aumento del costo prodotto che ulteriormente influenza l’accesso al credito. Oltre che dalla sfavorevole congiuntura socio economica che sta caratterizzando il Belpaese, è necessario tenere in considerazione che i volumi erogati sono parzialmente influenzati dall’ormai esiguo numero di operazioni di sostituzione e surroga che, con gli attuali spread, non risultano sempre convenienti. Secondo l’Ufficio Studi Tecnocasa, le operazioni di surroga hanno rappresentano nel 2012 poco meno del 1% dei volumi erogati.

Ultimi dodici mesi

Analizzando l’intero anno 2012 riscontriamo che sono stati erogati alle famiglie italiane finanziamenti per l’acquisto della casa per un controvalore di 26.308,41 mln di Euro. Il saldo annuo, se confrontato col 2011, segna dunque una calo dei volumi pari al -46,44% con -22.811,31 mln di Euro erogati in meno.

Si registra un forte calo della domanda di mutui ipotecari. Secondo CRIF e il suo sistema informativo EURISC, nell’intero 2012, le richieste di finanziamento mutui da parte delle famiglie, hanno registrato un calo quantificabile nel -42%. Nei primi quattro mesi del 2013 il calo si è contenuto in valori vicino al 10%.

MACROAREE – IV trimestre 2012

Dopo due turni di rilevazioni caratterizzati da un calo comune in tutte le Macroaree della penisola rileviamo in questo quarto trimestre 2012 la crescita dei volumi erogati nella Macroarea Insulare che ha fatto rilevare un incremento del +3,26% con 678 mln di Euro erogati, l’unica con segno positivo. L’area che ha fatto registrare la contrazione minore (-6,41%) è il Nord-Est, che è anche l’area, in questo contesto di mercato, più importante per volumi assoluti. L’Italia Nord Occidentale in questo quarto trimestre ha registrato un forte calo, -44,90%; forte contrazione anche per Italia Centrale, e Meridionale con cali rispettivamente del -41,15% e -41,81%.

Ultimi dodici mesi

Analizzando l’intero 2012, è possibile vedere che l’evoluzione di quest’ultimo trimestre ha inciso sui dati di inizio anno permettendo al Nord-Est di risultare l’area che meno ha subito gli impatti dell’involuzione sul mercato dei mutui. Dal punto di vista del totale dei volumi erogati la Macroarea Nord Occidentale rimane quella che più incide sui volumi anche se cede quasi il 50% del suo mercato, seguita proprio dall’Italia Nord Orientale e dall’Italia Centrale. Chiudono Italia Meridionale e Italia Insulare.

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REGIONI – IV trimestre 2012

L’andamento delle erogazioni nel quarto trimestre 2012 ha visto tre regioni migliorare i propri dati rispetto al precedente anno, si tratta di: Veneto (+3,62%), dopo otto rilevazioni trimestrali negative, ha valori positivi; Trentino Alto Adige che, già ben posizionato nel terzo trimestre 2012, ha fatto registrare +20,67%. Ma la miglior performance spetta alla Sardegna +134,04%, valore che recupera abbondantemente il calo subito nel trimestre precedente. Tra le variazioni più evidenti si registrano i cali delle regioni Liguria, Sicilia e Puglia che perdono un mutuo su due rispetto allo stesso trimestre del 2011, rispettivamente -51,33%, -50,64% e -48,94%.

Ultimi dodici mesi

Lo stesso quadro trimestrale si ripercuote su base annuale, pertanto la miglior regione italiana nel 2012 è la Sardegna che è riuscita a cedere solo il -15%. Seguono Trentino Alto Adige e Veneto rispettivamente con -28,65% e -36,58%, quarto l’Abruzzo con -38,31%.

Tutte le altre regioni d’Italia hanno cali superiori ai quaranta punti percentuali. Il Molise fa registrare la situazione più gravosa, con un calo di circa -56%.

Dal punto di vista dell’incidenza rispetto al totale erogato la Lombardia è la regione che maggiormente contribuisce ai volumi nazionali arrivando al 23,04%, seguita dal Lazio 12,25%.

Il Veneto, in crescita, arriva fino al 10,61%, mentre l’Emilia Romagna è pari al 9%.

Da rilevare che l’aggregato delle prime tre regioni incide per quasi il 46% dei volumi erogati a livello nazionale. Valle d’Aosta, Molise e Basilicata sono quelle che per ovvie ragioni di dimensioni e di territorio meno contribuiscono, rispettivamente per il 0,22%, 0,23% e 0,32%.

LE PROVINCE – IV trimestre 2012

A livello provinciale su tutte le province solo 15 hanno evidenziato un aumento delle erogazioni rispetto a quanto rilevato nel IV trimestre del 2011, di queste le prime quattro sono tutte sarde a testimonianza dell’ottimo andamento della regione in questo trimestre.

Nuoro, la migliore, cresce dei ben il 1851,58% come del resto bene anche Cagliari, Oristano e Sassari. Tutte erogano almeno il doppio dei volumi del IV trimestre 2011. Altra provincia con andamento molto positivo è Belluno che incrementa i volumi del 103,38%.

In coda all’elenco si trovano le province di Vercelli -62,79%, Benevento -62,67%, Crotone -60,26% e Siracusa con -60,08%.

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Di seguito indichiamo l’andamento delle prime dieci province per volumi erogati:

PROVINCIA EROG.

IV° Trim. 2012* VAR. % SU IV° Trim. 2011

ROMA 734,45 -46,29%

MILANO 667,72 -46,42%

TORINO 286,12 -46,79%

CAGLIARI 251,98 165,12%

BOLOGNA 232,91 -10,25%

TREVISO 225,55 16,92%

VERONA 196,58 1,45%

FIRENZE 184,20 -21,19%

NAPOLI 183,41 -43,64%

VENEZIA 169,58 -1,99%

Elaborazione Ufficio studi Tecnocasa – sezione mediazione creditizia su dati Banca d’Italia *Mln €

Ultimi dodici mesi

Anche dal punto di vista provinciale, le importanti performance delle province sarde hanno impattato positivamente su base annua. Così troviamo Oristano miglior provincia dell’anno che incrementa i volumi di mutui erogati alle famiglie del +15,44%. Seconda la provincia di Cagliari, +2,06%, poi tutte contrazioni: Sassari -5,34%, Belluno -7,70%, Nuoro -7,96% e L’Aquila -15,26%. In fondo all’elenco troviamo Medio Capidano -76,15%, Barletta-Andria-Trani -75,63%, Olbia-Tempio -69,65%, Fermo -64,96% e Monza-Brianza -62,82%.

Di seguito indichiamo l’andamento delle prime dieci province per volumi erogati:

PROVINCIA EROG. SUI 12 MESI

AL IV° Trim. 2012* VAR. % SUI 12 MESI

AL IV° Trim. 2011

ROMA 2.830,49 -52,54%

MILANO 2.813,92 -48,27%

TORINO 1.201,11 -46,32%

NAPOLI 861,90 -43,76%

BOLOGNA 707,57 -38,62%

BRESCIA 622,00 -45,24%

FIRENZE 607,12 -42,04%

BERGAMO 583,23 -47,83%

TREVISO 565,59 -35,33%

VARESE 522,96 -44,61%

Elaborazione Ufficio studi Tecnocasa – sezione mediazione creditizia su dati Banca d’Italia *Mln €

ASPETTI CONGIUNTURALI

ANDAMENTO DELLE CONSISTENZE

Dopo tre cali consecutivi delle consistenze registriamo un ritorno alla crescita per lo stock dei mutui in essere in Italia che passa dai precedenti 293.474 miliardi di Euro del terzo trimestre 2012 ai 301.539 mln di quest’ultima rilevazione 2012.

IMPORTO MEDIO DI MUTUO

Attraverso la base dati interna all’Ufficio Studi Tecnocasa è stata analizzata la tendenza rispetto alla quantificazione media dell’importo di mutuo. Tale indicatore è da intendersi riferito alle media delle operazioni erogate nei dodici mesi antecedenti la data di rilevazione. Nel quarto trimestre del 2012, a livello nazionale, è stato rilevato un calo del ticket medio di mutuo rispetto a quanto era stato rilevato durante il precedente trimestre. Il ticket medio nazionale si è attestato a circa 115.700€.

Rispetto a quanto rilevato nel secondo trimestre 2012 (121.300€) si è dunque riscontrata una minore quota media erogata per singolo finanziamento. La differenza è pari a circa -5.600€ (-4,62%).

Di seguito il dettaglio del ticket medio per tutte le macroaree:

TICKET MEDIO DI MUTUO

media ponderata a 12 mesi

MACROAREA IV° trim. 2012 III° trim. 2012 var %

TOTALE ITALIA 115.700,00 121.300,00 -4,62%

ITALIA NORD-OCCIDENTALE 116.500,00 121.500,00 -4,12%

ITALIA NORD-ORIENTALE 117.800,00 124.300,00 -5,23%

ITALIA CENTRALE 120.500,00 128.200,00 -6,01%

ITALIA MERIDIONALE 107.600,00 111.700,00 -3,67%

ITALIA INSULARE 103.100,00 111.300,00 -7,37%

Il ticket medio di mutuo visto a livello regionale continua ad essere per ragioni socio economiche difforme sul territorio nazionale. La regione con il valore più alto è risultata essere il Lazio con un ticket medio pari a 129.300 Euro, tuttavia calato del -4,36% rispetto al trimestre precedente.

Il ticket medio più basso è stato registrato in Basilicata dove il mutuo medio è risultato essere di 85.000 Euro, in linea con il III trimestre 2012. Tendenzialmente i valori medi più elevati si confermano nelle regioni del Centro e del Nord e quelli più bassi nelle regioni Meridionali e Insulari.

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I TASSI D’INTERESSE

Le dinamiche economico finanziarie che hanno influenzato l’Area Euro a partire dall’agosto 2011 hanno spinto la Banca Centrale Europea a ritoccare più volte al ribasso il Tasso di Riferimento BCE. Gli interventi da parte di quest’ultima hanno avuto inizio a partire dal novembre 2011 con un taglio di -25bps, per ripetersi nel successivo mese di dicembre 2011 con altri -25bps, sono continuati, lo scorso mese di luglio 2012 con ancora -25bps, e si sono conclusi, per ora, con il fresco intervento di altri -25bps del mese di Maggio 2013 che ha portato il tasso BCE a 0,50%.

In meno di 18 mesi, l’indice è stato così ridotto di 2/3 allo scopo di ridare fiato all’economia del vecchio continente. Come di consueto il tasso Euribor (3 mesi) ha seguito la tendenza degli interventi della BCE: dai massimi degli ultimi due anni, 1,60% nel luglio 2011, ha iniziato una parabola discendente che lo ha portato rapidamente alla sua quotazione media mensile minima di sempre nello scorso mese di Dicembre 2012 quando ha fatto registrare una quotazione di 0,18%. Si è quindi attestato intorno a 0,20% per tutto il 2013. L’Eurirs (20 anni) ha iniziato una nuova fase ribassista nel mese di aprile 2011, allora l’indice quotava 4,05% ed è arrivato a scendere al suo minimo nel giugno 2012 quando ha fatto registrare una quotazione di 2,13%. Da segnalare che, contrariamente all’Euribor, l’Eurirs nel secondo semestre 2012 e nei primi due mesi del 2013 è tornato a crescere fino al 2,43% del febbraio 2013 per poi tornare prepotentemente a scendere e quotare a 2,17% lo scorso mese di Aprile 2013.

Stando alle dinamiche dei tassi di fine aprile 2013, ipotizzando di dover sottoscrivere un nuovo mutuo ipotecario dell’importo di 120.000 Euro per una durata di 20 anni, ad uno spread medio indicativo di mercato pari a 3,20 bps, se scegliessimo un mutuo a tasso fisso, sosterremmo una rata mensile di 816 Euro. Se optassimo invece per un mutuo a tasso variabile, avremmo un risparmio pari a 126 Euro mensili, in quanto la rata ammonterebbe a 690 Euro. Dopo un iniziale fase di allargamento della forbice a favore del tasso variabile tra la fine del 2012 e l’inizio 2013 (aveva raggiunto il livello di 143 Euro a solo febbraio 2013) è tornata a calare la differenza tra la rata dei due tassi ed ora si attesta introno ai medesimi valori riscontrabili esattamente un anno fa.

Renato Landoni, Presidente Kìron Partner SpA, Gruppo Tecnocasa