La sfida tridimensionale di Intel

Il cambiamento più significativo degli ultimi cinquantanni. E’ questo quanto afferma Intel presentando il nuovo design dei processori che verranno prodotti a partire dal 2012.

Più potenza e minore consumo di energia, sono questi i vantaggi principali che deriveranno dalla nuova architettura che rivoluzionerà il modo in cui sono disposti i miliardi di transistor contenuti oggi in un normale processore. Si passa da uno sviluppo di tipo orizzontale a uno sviluppo di tipo verticale, proprio come accade nella progettazione urbanistica delle città più avveniristiche.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

La nuova tecnologia influenzerà sia i prodotti mobile, come smartphone e tablet, sia desktop e server. Un annuncio che contiene una risposta alla superiorità tecnologica acquisita da Arm nei segmenti emergenti di smartphone e tablet e destinata a rivalutare l’intera presenza di Intel in uno spazio di mercato in costante progressione in termini di utilizzatori. Non a caso il mercato azionario ha reagito all’annuncio premiando il titolo Intel che ha registrato un aumento dell’1% mentre Arm, quotata a Londra, ha risentito di un ribasso del 7,3%.

L’architettura di riferimento viene definita 3-D poiché sfrutta quello che in gergo viene definito design tridimensionale, una caratteristica di progettazione di cui si è discusso per anni, ma che nessuno ha fino ad oggi implementato. Una innovazione radicale rispetto allo sviluppo tradizionale planare che ha contraddistinto l’industria dei chip negli ultimi decenni.

Il processo di produzione che verrà utilizzato è a 22 nanometri una compressione significativa rispetto alla tecnologia a 32 nanometri che viene attualmente utilizzata nella produzione attuale del gigante del silicio (un nanometro corrisponde a un miliardesimo di metro). Tecnica che, secondo quanto affermato da Intel, permetterà di aumentare il numero di transistor per singolo chip, confermando ancora una volta la sostenibilità della legge di Moore, ovvero la capacità di raddoppiare ogni 18 mesi il numero di transistor per processore.

Leggi anche:  L’IT è in prima linea quando si parla di sostenibilità, ma mancano strumenti e competenze adeguati

L’introduzione di nuovi processori che sfrutteranno il nuovo design aprono prospettive interessanti per quanto riguarda la partnerhsip con Microsoft, in particolare nel segmento dei tablet. L’azienda di Steve Ballmer prevede infatti di consegnare al mercato una piattaforma Windows 8 basata su chip Intel in perfetta tempistica con l’evoluzione 3-D di Intel.