I consumatori portano la loro vita sulla “nuvola”

I consumatori si affidano sempre più ai servizi cloud per ogni aspetto della vita quotidiana. Lo rivela una ricerca del ConsumerLab Ericsson

Il ConsumerLab Ericsson ha condotto una ricerca monitorando un campione di consumatori provenienti da alcune aree degli Stati Uniti, dell’Europa e del Giappone per 18 mesi rispetto all’utilizzo del mobile Internet, i cui risultati sono stati appena presentati in occasione dell’Ericsson Innovation Forum che si è tenuto nella Silicon Valley.

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La ricerca mostra che la possibilità di essere sempre connessi a Internet rende i consumatori sempre più dipendenti dalla tecnologia cloud per le proprie necessità quotidiane. Questo trend rivoluzionario è iniziato con l’avvento degli smartphone e sta proseguendo con il sempre crescente utilizzo di applicazioni da dispositivi mobili. Sono infatti proprio queste che influiscono sul modo in cui gli individui utilizzano i dispositivi connessi.

Il comportamento nei confronti delle applicazioni sta producendo una nuova serie di aspettative rispetto alla possibilità di connettere alla rete dispositivi elettronici, che risulta auspicabile se ritenuta utile. Il 54% degli Americani che utilizzano dispositivi mobili per l’archiviazione per esempio dichiara che vorrebbe poter sincronizzare questi device con i file del proprio PC di casa in mobilità, ovunque ci si trovi. Il 49% dei possessori di fotocamere vorrebbe invece un accesso diretto a servizi sicuri di archiviazione online per le proprie foto attraverso la propria macchina fotografica digitale.

Michael Björn, Head of Research, Ericsson ConsumerLab, ha dichiarato: “La nostra ricerca rileva un coinvolgimento emotivo degli individui nei confronti di alcune applicazioni. I consumatori infatti mostrano una fidelizzazione nei confronti di quelle app che permettono loro di avere un maggiore controllo sulle proprie attività quotidiane e trasformano la routine in un’esperienza positiva. Le app danno ai consumatori anche un rinnovato senso di libertà: se sorge un problema, probabilmente c’è un’applicazione che può aiutare a risolverlo”.

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La ricerca, mostra che i consumatori si connettono alla rete sempre più frequentemente attraverso i propri smartphone ancora prima di alzarsi dal letto. Nel 2011, il 35% dei possessori statunitensi di un iPhone o di un dispositivo Android dichiara infatti di utilizzare applicazioni come Facebook attraverso il proprio telefono cellulare mentre è ancora sotto le coperte. Questo dimostra come la facilità di accesso a Internet permetta ai consumatori di utilizzare un numero sempre maggiore di servizi basati sulla tecnologia cloud per le attività quotidiane.

I consumatori oggi dipendono in minor misura dai dispositivi che usano, ma sempre più dalle applicazioni, non solo da quelle che permettono di collegarsi ai siti di news o ai social media, ma anche dalle app che consentono di risolvere questioni pratiche di vita quotidiana, come individuare un ristorante o pianificare l’agenda della propria famiglia. La cultura della app sta diventando un vero e proprio stile di vita che si sta diffondendo anche grazie all’utilizzo crescente di nuovi dispositivi mobili come i tablet.

La ricerca del ConsumerLab Ericsson rileva anche come questa “cultura dell’app” possa essere facilmente trasferita da un dispositivo mobile all’altro. È il contesto ora, non più il mezzo, il fattore discriminante nell’utilizzo delle app: gli individui infatti possono usare la stessa applicazione sia attraverso uno smartphone che attraverso un tablet.

Lo studio evidenzia anche ciò che può essere considerato un punto di svolta: senza badare al dispositivo, gli individui stanno scoprendo progressivamente le difficoltà che derivano dal non essere costantemente connessi grazie alla tecnologia cloud.