In America uno studente su tre frequenta regolarmente corsi universitari on line. In Italia è attivo il primo campus accademico 3D su Second Life del mondo

La didattica virtuale entra a pieno titolo nella aule universitarie. Forse complice anche la crisi economica e la ridotta capacità di spesa per spostamenti e alloggi fuori sede, cresce considerevolmente il numero di universitari che sceglie corsi on line.

Negli Stati Uniti il trend è ormai consolidato, con una media di uno studente su tre come documentato da un recente studio dello Sloane Consortium e pubblicato dall’autorevole testata The Atlantic. I dati americani inoltre rivelano che il 62.4% dei college che hanno partecipato allo studio offre lauree che possono essere conseguite completamente online, contro il 32.5% di 10 anni fa.

Ma gli esempi sono numerosi e riguardano il gotha del mondo universitario americano. Cinque prestigiosi college offrono corsi universitari gratis online: si tratta di Stanford, Princeton, Berkeley, l’università della Pennsylvania e l’università del Michigan.

E l’Italia questa volta non è da meno con l’Università Telematica Internazionale Uninettuno che propone un vero e proprio campus virtuale con gli avatar degli studenti che frequentano il primo campus 3D del mondo su Second Life.

Nel 2008 il primo esperimento. Da allora centinaia di studenti da tutto il mondo collegati in rete. Lezioni in sei lingue, classi virtuali sempre più affollate, con allievi iscritti da tutta l’area euro-mediterranea e la possibilità di superare con un click i vincoli delle distanze geografiche.

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Arriva al sesto anno di vita il progetto del campus universitario della Uninettuno su Second Life oggi offre uno spazio multilingua di incontro e di studio per gli studenti italiani ed internazionali. Si è iniziato nel 2008 con gli studenti del Master in Culture e Politiche Euromediterranee, corso erogato in 4 lingue (italiano, inglese, francese, arabo) proprio per permettere la partecipazione a studenti stranieri, il campus virtuale della Uninettuno è oggi una realtà studiata dagli esperti di tutto il mondo.

Uninettuno organizza sistematicamente eventi, lezioni, tutorati e seminari nelle aule virtuali della sua Isola del sapere su Second Life.

Professori, Tutor e studenti interagiscono attraverso i propri Avatar, in un ambiente tridimensionale progettato appositamente per le esperienze didattiche che permette interazioni testuali, audio e tridimensionali.

Un nuovo modello didattico che affascina particolarmente le giovani generazioni digitali.

Secondo i dati Cineca (il Consorzio interuniversitario al servizio del sistema accademico nazionale che gestisce i database degli iscritti a tutte le università italiane) si registra, infatti, un aumento degli iscritti alla Uninettuno proprio della fascia tra i 18 e i 24 anni dal 7% del 2011 al 25% del 2014.

Ed è questa generazione la più attiva e vivace sul web che, all’interno della piattaforma virtuale dell’università telematica trova insegnanti, tutor e studenti capaci di interagire in maniera sinergica attraverso i loro avatar personali in ambienti tridimensionali.

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Il modello universitario di Second Life prevede, oltre alle strutture di segreteria, alle facoltà, all’exhibition room, alla sala cinema/teatro e a numerose altre strutture che ricreano nel mondo virtuale di Second Life edifici ed esperienze tipiche di un campus universitario tradizionale, aule con funzionalità specifiche progettate per le esperienze di apprendimento interattivo e collaborativo in ambienti virtuali.

La configurazione circolare delle aule è progettata per permettere un processo di interazione e di apprendimento collaborativo che mette in atto il principio delle flipped classroom: gli studenti sono informati dal docente/tutor dell’argomento del dibattito che si terrà nell’aula virtuale.

Il docente segnala e mette a disposizione sulla piattaforma didattica Uninettunouniversity.net i saggi e il materiale di approfondimento che gli studenti utilizzeranno per prepararsi all’aula virtuale.

L’appuntamento su Second Life non li costringerà quindi ad assistere ad una lezione frontale, unidirezionale, “uno a molti”. Al contrario, gli studenti partecipano in maniera attiva alla rielaborazione e costruzione di conoscenze, supervisionati dal docente/tutor chiamato non più a svolgere il ruolo di unico depositario del sapere, ma a moderare, stimolare, guidare i processi di apprendimento collaborativo.

L’ambiente 3D è inoltre utilizzato come strumento per sperimentare simulazioni laboratoriali e attività di ricerca dagli studenti di Ingegneria italiani ed internazionali iscritti al corso in Information and Communication Technology Engineering.

E’ inoltre un “laboratorio di sperimentazione aperto” per il corso di Psicotecnologie e Processi Formativi, tenuto dal Rettore di Uninettuno, Prof. Maria Amata Garito; durante le varie erogazioni del corso, centinaia di studenti utilizzano questo strumento per dibattere i temi riguardanti l’impatto delle nuove tecnologie sui processi e i modelli di insegnamento e apprendimento, confrontandosi tra di loro e direttamente con i docenti e tutor .

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“Attivare processi di insegnamento e apprendimento con gli studenti avatar su Second Life modifica i modelli e le metodologie di insegnamento ma, soprattutto stimola gli studenti a partecipare attivamente ai temi della lezione e a diventare costruttori attivi di nuove conoscenze, -dichiara il Rettore dell’Uninettuno prof.ssa Maria Amata Garito -. Nel campus virtuale di Uninettuno le lezioni non hanno limite di orario, inizio ad interagire con gli avatar degli studenti alle a 19.00 e spesso alle 22.00 siamo ancora insieme. Questo modello realmente innovativo permette ai nostri studenti che provengono da 104 Paesi del mondo di abbattere le distanze geografiche e culturali e di frequentare insieme una università a distanza senza distanze”.