Sembra che per allungare le aspettative di vita la soluzione sia più semplice del previsto, anzi, decisamente alla portata di tutti: sarebbe sufficiente consumare regolarmente peperoncino, paprika e tutti gli aromi che fanno pizzicare il palato

Perché il piccante allunga la vita? Semplice, mangiare speziato anestetizza il palato e blocca la percezione del dolore: una virtù che generalmente aumenta la sopravvivenza.

E’ quanto emerso da uno studio, condotto sui topi e pubblicato sulla rivista Cell, dell’Università della California.

Ma questa non è che l’ultima scoperta di una ricerca, quella dell’elisir di giovinezza, che non si ferma mai: dagli studi sui mitocondri all’individuazione di una miracolosa proteina, si è persino parlato del sangue il mezzo per combattere la degenerazione dell’organismo legata all’avanzare dell’età. 

Gli scienziati hanno studiato i topi in laboratorio, analizzando quelli a cui veniva bloccato un ricettore del dolore chiamato Trpv. I risultati parlano chiaro: questi topi hanno vissuto più a lungo degli altri (il 14% in pù) e più sani, sviluppando meno casi di tumore e con un metabolismo migliore.

Bloccare il dolore aumenta la sopravvivenza 

Andrew Dillin, tra gli autori della ricerca, dichiara: “Abbiamo ipotizzato che bloccare il recettore del dolore servisse non solo per porre fine a delle sofferenze, ma anche per allungare la vita”.

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Lo scienziato spiega: “Quando si invecchia aumentano i casi in cui si prova dolore, cosa che fa pensare che il processo di invecchiamento del corpo sia direttamente collegato al dolore stesso”.

Bloccando il ricettore del dolore tramite un procedimento di ingegneria genetica si ottiene lo stesso effetto, come spiega l’esperto, che si otterrebbe mangiando spezie piccanti, fonte naturale di capsaicina, principio attivo che blocca il dolore oltre ad avere molte altre proprietà. “Un’ingestione regolare di capsaicina può prevenire problemi metabolici legati all’età e aumentare la longevità”.