Se vi siete chiesti quanti anni potrebbe avere la Luna, ecco la risposta che cercavate: quasi 100 milioni in meno rispetto al sistema solare
A determinarlo è stato uno studio condotto dai ricercatori dell’Osservatorio della Costa Azzurra di Nizza, che hanno indagato sull’età del nostro satellite fornendo importanti risposte.

Dalla ricerca emerge che la Luna è vecchia circa 4,5 miliardi di anni, quando si verificò una collisione planetaria che ne determinò la genesi. In realtà sulla nascita del satellite sono fiorite numerose teorie più o meno plausibili o fantasiose, come quella che vuole che la Luna sia un regalo di Venere alla Terra, a causa dell’attrazione gravitazionale esercitata dal nostro pianeta.

Che esista un legame di parentela tra la Terra e la Luna tuttavia è un fatto ormai assodato, poiché la composizione del satellite è per alcuni materiali simile a quella di quando il nostro pianeta era agli inizi della sua storia. A dicembre la NASA ha persino realizzato un video in cui la Terra e la Luna sembrano ballare insieme.

Di questa relazione tra Terra e Luna si è occupato anche il nuovo studio: Seth Jacobson e Alessandro Morbidelli insieme ai loro collaboratori hanno ideato un nuovo sistema per datare l’evento che da cui ebbe origine il satellite.

Il nuovo metodo di datazione

Gli scienziato hanno analizzato il materiale acquisito dal mantello della Terra dopo l’impatto che ha portato alla formazione della Luna; questo studio si è avvalso di simulazioni al computer su tipi e quantità di materiali, misurando la concentrazione degli elementi associati chimicamente al ferro: cobalto, nichel, molibdeno. Si è quindi arrivati alla conclusione che esclude una nascita della Luna all’inizio della storia del Sistema Solare, ma pare che invece si sia formata circa 95 milioni di anni dopo, come dimostrano anche altri studi sugli isotopi radioattivi. 

Leggi anche:  Ancora un'estate: il film di Catherine Breillat che ha fatto parlare di sé

Come ebbe origine quindi la Luna? La Terra subì una forte collisione con un altro pianeta delle dimensioni di Marte e le rocce espulse dalla collisione si riaggregarono fino a formarla. L’evento rappresentò anche l’ultimo atto della formazione del nucleo terrestre.