L’ospedale UMC St Radboud in Olanda garantisce la sicurezza dei pazienti con Datalogic

Il lettore imager Gryphon di Datalogic è stato scelto dall’ospedale olandese UMC St Radboud di Nijmeng per garantire la sicurezza nel processo di distribuzione del sangue ai pazienti bisognosi

Ad oggi oltre 600 lettori imager Gryphon di Datalogic sono utilizzati in trasfusione, ematologia, terapia intensiva, neonatologia e a breve ne verranno implementati altri anche negli altri reparti dell’ospedale.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

La precisione è essenziale per garantire la salvaguardia dei pazienti, specialmente nel reparto di trasfusione, che fornisce il sangue in tutto l’ospedale. “Nel settore sanitario l’acquisizione delle informazioni senza errori spesso può fare la differenza tra la vita e la morte. Quando un paziente riceve il sangue sbagliato per colpa di informazioni non precise, può andare incontro a conseguenze molto serie e a volte fatali” Dichiara Jan van der Wijst, Responsabile della logistica dell’ospedale di UMC St Radboud. “Utilizziamo tutti i mezzi possibili per assicurare che il processo avvenga senza alcun errore, monitorando e aggiornando sempre i nostri sistemi”.

Presso l’ospedale UMC St Radboud il processo di controllo delle sacche di sangue avviene in due fasi, sia in laboratorio che nel reparto. Il primo controllo è automatizzato da dieci anni mentre il secondo esame, quello che avviene nella corsia, è sempre stato fatto manualmente. Due infermiere avevano infatti il compito di verificare la corrispondenza tra il sangue destinato ad un paziente e il nome del paziente, ma nonostante questo doppio accertamento, in alcune rare condizioni, ci poteva essere la possibilità di sbagliare.

La priorità dell’ospedale è da sempre la sicurezza dei propri pazienti, e l’ospedale UMC ha voluto rendere nullo il margine di errore. 1.000 posti letto, oltre 9.000 dipendenti e 3.000 studenti universitari, UMC St Radboud permette di garantire la massima efficienza, affidabilità e velocità nella lettura dei codici a barre presenti sulle sacche di sangue con i lettori imager Gryphon di Datalogic, nei modelli GD4100-HC e GD4430-HC.

Leggi anche:  Retelit sigla un accordo per l’acquisizione di BT Enìa

Lo scanner Gryphon che Datalogic ha dedicato al settore sanitario, è dotato di un involucro trattato con additivi antimicrobici, ed è stato studiato per sopportare ripetute puliture quotidiane con solventi e soluzioni disinfettanti. Leggero e maneggevole, è dotato di un raggio luminoso fisso di luce rossa, gradevole ed intuitivo per l’operatore, soprattutto durante un utilizzo intenso. La facilità d’uso e le alte performance sono garantite anche dal brevetto Datalogic Green Spot, la tecnologia che permette all’operatore di capire se la lettura del codice a barre è avvenuta con successo, grazie alla luce verde che appare direttamente sul codice.

UMC St Radboud ha scelto quindi il modulo Cyber Track di MIPS e i lettori Gryphon di Datalogic perchè permettono un potenziamento nella sicurezza; rispetto ai precedenti sistemi infatti, la conferma della doppia corrispondenza tra il codice a barre della sacca di sangue e del paziente sia in laboratorio che in reparto, oltre alla tracciabilità di tutte le operazioni in tempo reale grazie al codice a barre assegnato ad ogni infermiere, consentono di tenere sotto controllo l’intero processo garantendo così ai pazienti la massima precisione e la massima affidabilità.

Giulio Berzuini, General Manager & VP, Hand Held Scanners Datalogic ADC, ha così commentato: “Siamo una delle poche realtà al mondo in grado di offrire prodotti specifici per le esigenze delicate degli operatori sanitari e siamo orgogliosi della nostra serie di prodotti Gryphon dedicati specificatamente al settore healthcare che contribuiscono a ridurre le imprecisioni in un ambiente come l’ospedale, dove anche un piccolo errore può essere fatale.”