La Commissione europea ha deciso di vietare l’uso dei pesticidi neonicotinoidi che mettono a rischio la sopravvivenza delle api per due anni. L’Italia ha votato contro il provvedimento

Alla fine sembra proprio che per almeno due anni, a partire dal prossimo dicembre, non saranno utilizzati in Europa i pesticidi neonicotinoidi, incolpati di essere la causa della moria delle api nel Continente e dannosi anche per altri piccoli animali come alcuni uccelli. Il Comitato Ue ha votato e la maggioranza si è espressa a favore del provvedimento: 15 nazioni hanno votato a favore, 7 con l’Italia contro, 4 le astensioni. Il nostro Paese, favorevole al bando nelle prime consultazioni, ha cambiato idea perché non è stata accettata la richiesta per l’applicazione dei neonicotinoidi in granuli sulle foglie degli alberi da frutto prima della fioritura, mentre sarà possibile farlo successivamente.

I pareri degli ambientalisti

Greenpeace, che ha protestato in Sicilia contro la pesca intensiva delle sardine, ha espresso tutta la sua soddisfazione per la decisione presa dall’Ue ma ha anche sottolineato come “qualunque tentennamento significherebbe cedere di fronte alle pressioni di giganti come Bayer e Syngenta”.

“Il declino delle api è uno degli effetti più visibili e inequivocabili del fallimento dell’agricoltura di stampo industriale, che inquina l’ambiente e distrugge i migliori alleati degli agricoltori, gli insetti impollinatori” –  ha dichiarato Federica Ferrario, responsabile della campagna Agricoltura sostenibile di Greenpeace Italia. – E’ ora di smettere di incentivare pratiche agricole intensive basate sull’uso della chimica, per investire, invece, nello sviluppo di un’agricoltura di stampo ecologico e sostenibile sul lungo periodo”.

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I presidenti di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, e dell’associazione degli apicoltori Unaapi, Francesco Panella, hanno così commentato la decisione presa da Bruxelles: “Adesso attendiamo fiduciosi la formalizzazione della moratoria da parte della Commissione europea”.