Il Governo di Pechino ammette che lo sviluppo incontrollato ha portato alla creazione di zone dove l’incidenza del cancro è altissima a causa dell’inquinamento

L’enorme sviluppo avvenuto in Cina negli ultimi anni, che ha portato il Paese a essere la prima potenza economica mondiale e a superare gli Stati Uniti per numero di smartphone attivi, ha avuto ripercussioni sulla salute dei cinesi. La quasi totale de-regolamentazione e il presunto utilizzo di pratiche illecite come lo spionaggio industriale attraverso gli hacker,  ha sì portato la Cina a uno sviluppo enorme, ma anche creato dei veri e propri “villaggi del cancro”.

Inquinati acqua, suolo e aria

La Cina, come gli USA, non ha mai sottoscritto il protocollo di Kyoto ma è andata ben oltre. Il ministro della Protezione Ambientale cinese ha scritto in un documento che racchiude un piano quinquennale per combattere il problema inquinamento: “Negli ultimi anni, il rilascio di sostanze chimiche, tossiche e pericolose, ha causato parecchi disastri ambientali e l’interruzione delle forniture di acqua potabile, portando a gravi danni alla salute e problemi sociali come i villaggi del cancro”.

E’ la prima volta che il Governo cinese riconosce l’esistenza del problema e molti, come l’attivista Ma Jun ritengono che sia uno “sviluppo positivo” poiché “ il riconoscimento dell’esistenza dei problemi è il primo passo e il presupposto per iniziare davvero a risolverli”.

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