Nel Paese vengono prodotte 80 miliardi di bacchette di legno utilizzate come posate. Per salvare le foreste, il Governo ha chiesto alla popolazione di cambiare abitudini

La Cina, nemico degli Stati Uniti sul web per i continui attacchi informatici che partono da Pechino, ha chiesto ai propri cittadini di diminuire l’uso delle bacchette di legno usa e getta, che vengono utilizzate al posto delle posate, per salvare le foreste. “Abbiamo bisogno di cambiare le nostre abitudini e incoraggiare le persone a usare le posate”, ha dichiarato Bo Guangxin, presidente di Jilin Forestry Industry Group.

Troppo spreco di legname

In Cina, il più grande importatore di legname nel mondo, vengono prodotte 80 miliardi di coppie di bacchette di legno, sufficienti a ricoprire per 360 volte piazza Tiananmen. Pechino ha così deciso di imporre una tassa del 5% sulle bacchette per ridurre gli sprechi. Già nel 2006 era stato imposto un sovrapprezzo sulle pavimentazioni in legno. C’è da chiedersi come mai nel mondo occidentale vengano usate quotidianamente le posate di plastica, inquinanti ma comunque molto più facili da riciclare, mentre in Cina non sia ancora di uso comune l’utilizzo di questo materiale per la produzione delle bacchette a scopo alimentare.

Il problema della deforestazione e dell’inquinamento è endemico in Cina. Lo sviluppo repentino ha portato a sottovalutare l’impatto ambientale della crescita economica nel Paese. Pechino ha infatti recentemente ammesso che esistono veri e propri “villaggi del cancro”.

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