La mobility acquista peso nelle priorità aziendali

E’ in atto il passaggio dalla ‘consumerization’ al ‘mobile first’. Se ne parlerà all’IDC Mobiz-Mobility Forum 2014 di Milano

Nella loro fase iniziale, le strategie di enterprise mobility si sono diffuse sulla spinta perlopiù degli utenti finali che, avendo già adottato smartphone e app nel loro quotidiano, hanno iniziato a ‘contaminare’ anche gli ambienti aziendali, alla ricerca delle stesse esperienze d’uso vissute fuori ufficio. E’ quella che in tutto il mondo è stata battezzata consumerization.

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La consumerizzazione ha generato un effetto a catena importante sull’ICT aziendale, obbligando i CIO e i loro dipartimenti a gestire l’impatto di questo tsunami tecnologico in aree quali la sicurezza, i costi di telecomunicazioni, la responsabilità legale, l’integrazione con l’infrastruttura IT esistente. Tuttavia, le aziende più innovative hanno cominciato a invertire questo approccio e a sviluppare strategie che invece di tamponare i problemi si focalizzassero a promuovere i benefici di business derivanti dall’inserimento della mobility all’interno della cultura IT aziendale. E’ quella che IDC definisce la fase del mobile first.

Gli studi di IDC hanno in effetti evidenziato un’evoluzione dalla fase ‘passiva’ della consumerizzazione a quella ‘attiva’ del mobile first, spostamento che sta investendo anche le aziende europee e italiane.

Per la maggior parte delle aziende, la mobility non è più un problema da gestire, piuttosto una priorità IT sempre più alta in grado di fornire più valore al business e rendere le organizzazioni più competitive dal punto di vista soprattutto della flessibilità dei processi e della produttività. Ciononostante, rendere l’enterprise mobility una priorità e supportare una forza lavoro sempre più mobile non significa automaticamente poter disporre di un budget di spesa maggiore. Anche in ambito enterprise mobility, il do more with less è infatti la cruda realtà.

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Una live survey condotta da IDC Italia su un campione di responsabili IT durante la recente edizione (a marzo) dell’IDC Mobiz-Mobility Forum di Roma evidenzia che nei prossimi 12 mesi il 96% delle aziende rispondenti utilizzerà applicazioni in mobilità: la corporate email continuerà a essere diffusa in oltre l’80% dei casi e cresceranno le applicazioni di produttività, accesso e condivisione di informazioni, seguite da app verticali per settori specifici, messaging ed SFA.

“Dalle nostre previsioni, emerge che la domanda delle aziende italiane è caratterizzata da una crescente attenzione verso soluzioni multi-OS”, sottolinea Daniela Rao, TLC Research & Consulting Director di IDC Italia.

“Le piattaforme di Mobile Enterprise Management sono entrate nelle roadmap di enterprise mobility e aumenta l’interesse nei confronti dei servizi in outsourcing. Anche le imprese italiane hanno iniziato a guardare oltre i programmi BYOD strutturati, verso CYOD (“Choose” invece di “Bring”) e strategie di Multidimensional Enterprise Mobility”, conclude Daniela Rao.

Dopo l’edizione primaverile di Roma, IDC Italia bissa l’appuntamento con l’IDC Mobiz-Mobility Forum 2014 il 18 giugno a Milano.

Intitolata Facing the Mobility Diversity, l’edizione milanese del Mobiz costituisce un’occasione di conoscenza e approfondimento importante per i CIO e gli IT manager italiani, proponendosi di presentare le principali best practice in ambito di enterprise mobility. L’agenda vede la partecipazione sul palco di CIO italiani e di esperti anche internazionali a illustrare e testimoniare progetti di business mobility di particolare rilevanza, tra cui Nick McQuire, CEO di The Global Enterprise Mobility Alliance (GEMA), Fabio Biancotto, Executive IT Manager di Air Dolomiti, e Giovanni Maistrello di Car2Go Italia.

Per visionare il programma completo clicca qui  

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Hashtag ufficiale dell’evento: #IDCMobizMI14