La smart energy secondo IDC con Oracle, Panasonic e TIBCO

Energy market in trasformazione: flessibile, connesso e decentralizzato. Il ruolo dell’ICT per introdurre maggiore flessibilità, migliorare i servizi ai clienti e massimizzare l’efficienza operativa. Big data, analytics, mobility, cloud, social business e device carrozzati, i pilastri su cui poggia l’innovazione delle utilities

l settore energetico è uno dei settori produttivi più importanti, con un giro d’affari a livello nazionale attorno al 20% del PIL e quasi mezzo milione di posti di lavoro creati (dati Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile). Renderlo più efficiente dal punto di vista dell’offerta e della domanda richiederà di intervenire sul mix energetico e sui modelli di distribuzione. Non affrontare la questione energetica potrebbe portare a un impatto molto negativo sulla crescita del Paese e la competitività delle imprese.

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In questo scenario, il ruolo dell’ICT e della digitalizzazione sarà sempre più determinante. Le reti energetiche (elettricità, gas, acqua) sono impattate da nuove forme di generazione, distribuzione e storage distribuito, come è emerso dal forum che IDC ha dedicato all’evoluzione strategica del settore, riunendo tutte le realtà più importanti che operano nel mercato italiano.

IDC Smart Energy Forum: Disruptive Innovation for a Transforming Industry

Secondo IDC Energy Insights, il CIO sarà sempre più un innovatore del business e non più un operational CIO, come avviene oggi. Non solo. Un ruolo decisivo, a cavallo tra IT e business, sarà quello degli energy manager. L’energy manager è una figura professionale ancora poco presente in molti comparti dell’impresa italiana, soprattutto nella pubblica amministrazione. Per certo, i pilastri IT su cui poggerà l’innovazione delle utilities saranno: big data, analytics, mobility, cloud e social business. La conferma arriva anche dai dati della live survey che IDC ha elaborato nel corso del Forum.

Roberta Bigliani, Head of EMEA IDC Energy Insights: The new normal. Ottenere il massimo in un contesto di cambiamento

Le aziende Energy & Utilities stanno cercando di adattarsi alla «nuova normalità» come l’ha definita Roberta Bigliani, Head of EMEA IDC Energy Insights. «Generare fatturato, controllare i costi, gestire e ridurre i rischi, creare efficienza di capitale» sono le priorità per il settore. «La nuova normalità è dominata da incertezza, rischio, volatilità e complessità. L’IT sarà driver di innovazione e flessibilità verso l’evoluzione delle reti intelligenti e un nuovo rapporto azienda-consumatore».

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Il processo di liberalizzazione del mercato energetico e l’emergere di nuove forme di generazione e distribuzione energetica obbligano gli operatori a ripensare i modelli di business e a utilizzare strumenti più avanzati di misurazione delle perfomance perché valore e margini si spostano dalla filiera della produzione a quella della distribuzione e commercializzazione.

Interessante tra i modelli di autogenerazione diffusa, l’esperienza di Jühnde primo villaggio bioenergetico in Germania. Heiko Lohrengel, Managing Director di CNE (www.c-ne.de) oltre a sottolineare che queste forme di autogenerazione e cogenerazione energetica contribuiranno a erodere i margini di guadagno delle utility tradizionali, ha dimostrato la validità di questo modello. Nel villaggio Jühnde, l’energia autoprodotta equivale a due volte quella consumata, con un vantaggio in termini di costi e di disponibilità energetica.

Ma il business model delle utility cambierà nei prossimi 5 anni? «Certamente sì – risponde Roberta Bigliani – come del resto dimostrano anche gli investimenti sulle energie rinnovabili da parte di soggetti esterni al mercato come Google». Purtroppo secondo le cifre di IDC Energy Insights, solo 18 aziende su 100 investono in nuove soluzioni. Le altre non investono o si limitano a gestire l’esistente. E Roberta Bigliani avverte: «Gestire l’esistente significa perdere il treno».

Oracle Utilities: Trasformare dati complessi in valore di business e capitalizzare i dati per le utilities con gli Advanced Analytics

 

Le utilities hanno cominciato a capire i vantaggi delle tecnologie di automazione dei processi di rete avanzate e stanno investendo pesantemente nella smart meter technology per preparare la prossima fase dell’energy management. Secondo Oracle Utilities, la transizione verso le reti intelligenti richiederà investimenti in tecnologie e risorse per l’adozione di advanced analytics per l’analisi dei dati sia a livello di gestione della rete di approvvigionamento e distribuzione sia di customer base. L’analisi dei dati diventa una priorità per i distributori di energia su tutta la filiera. Le tecnologie smart grid saranno fondamentali per aiutare le utilities nelle decisioni di gestione della rete sia nella fase di monitoraggio sia in quella predittiva. Il nuovo mix energetico e le tecnologie distributive impongono alle utilities di rivedere le strategie a partire dalla gestione di contatori intelligenti per massimizzare il valore dei dati che si nascondono dietro gli stili di consumo degli utenti. L’analisi dei dati dei contatori intelligenti fornirà un quadro completo del consumo di energia.

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La migliore comprensione dei consumi di energia grazie all’adozione dei contatori intelligenti consentirà – alle utilities – di fornire un servizio migliore, ottimizzando l’approvvigionamento, migliorando i margini – e agli utenti finali – di avere un bilancio energetico più sostenibile grazie all’adozione di comportamenti cost-driven.

Ma come le utilities avranno la possibilità di raccogliere, elaborare e gestire i dati una volta che le reti di nuova generazione saranno una realtà? Il successo del roll-out dei progetti che prevedono l’adozione dei contatori intelligenti è legato a doppio filo sia alle norme che regoleranno l’accesso ai dati degli utenti e sia alla qualità delle informazioni raccolte. Nonostante questa situazione di incertezza, le utilities stanno investendo pesantemente nella tecnologia dei contatori intelligenti per preparare la prossima fase di gestione dell’energia. Se dall’adozione dei contatori intelligenti sarà spianata la strada delle smart city in Italia, molto dipenderà dalle riforme su tariffe e fatturazione e dall’obbligo (tutto italiano) dell’installazione di contatori intelligenti per il gas (quelli elettrici sono già installati) presso almeno il 60% delle utenze domestiche e servizi pubblici entro la fine del 2018. Ma non è una questione solo di quantità di unità installate, per i quali l’Italia si colloca bene nella media europea, ma di “intelligenza” complessiva del sistema di monitoraggio su tutta la rete energetica. Qualcosa di interessate si può dire sulla diminuzione delle entrate da parte degli operatori nel mercato nazionale. Al calo complessivo dei consumi di energia elettrica e gas che può essere imputato alle crisi economica in atto – come ha messo in evidenza in un recente articolo Mike Ballard, Senior Director of Utilities Strategy di Oracle EMEA – bisogna aggiungere non solo l’effetto della riduzione delle tariffe, conseguenza dell’apertura del mercato energetico in Italia, ma anche il risultato del nuovo mix energetico e della competizione con nuove forme di autogenerazione che saranno sempre più diffuse nel futuro.

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Gianfranco Naso, Country Manager Italia e Turchia, TIBCO Software: Applicare il modello delle telco all’energy

Per TIBCO Software, i Fast Data sono un’opportunità per capitalizzare il valore dei dati e dare risposte al business. Per rispondere alle nuove domande, la qualità e la velocità dei processi sono fondamentali. Processare enormi quantità di dati senza allineare gli output ai tempi del business equivale a mancare il bersaglio. Dai Big Data è necessario passare a una piattaforma Fast Data in grado di gestire gli eventi in tempo reale. Per le utilities è necessario contruire un’infrastuttura che integri analytics, event processing e dati provenienti da diverse fonti attraverso un in-memory computing grid scalabile e altamente performante.

Efficienza operativa, conformità normativa e sostenibilità ambientale devono essere perfettamente integrati e monitorati in tutto l’ecosistema aziendale. TIBCO offre un approccio unico, event-driven per risolvere le sfide che le utilities devono affrontare. In tutto il mondo, le utilities utilizzano la piattaforma di TIBCO per lo sviluppo di smart grid, la gestione della sicurezza, delle attività mobile sul campo e del ciclo di vita del cliente.

Claudia Galimberti, Key Account Manager Toughbook, Panasonic Italia: L’innovazione che aiuta le persone negli ambienti di lavoro più complessi

Le utilities stanno attraversando un periodo di grande trasformazione dovuto alla concorrenza e alla regolamentazione delle Authority. Panasonic con la sua linea di prodotti Toughbook contribuisce ad aumentare l’efficienza delle attività svolte sul campo da parte delle squadre di installazione e manutenzione delle reti di distribuzione.

Se innovare nell’energy significa capire il cambiamento in atto, per Panasonic significa migliorare il modo e i tempi di lavoro con strumenti in grado di rispondere a qualsiasi sfida e condizione esterna.

Non bisogna rincorrere le mode ma dare soluzioni che servano alle persone per dare il meglio in tutte le condizioni di lavoro. I Toughbook sono utilizzati in una vasta gamma di settori, tra cui le costruzioni, la difesa, i servizi di emergenza, la pubblica amministrazione, la sanità, le telco e le utilities.