Una ricerca britannica afferma che le preoccupazioni lavorative ed economiche e la tecnologia hanno avuto un impatto negativo sul sesso

Nel Regno Unito, ma probabilmente vale per tutto il mondo occidentale, la vita moderna sembra aver creato un drastico calo della libido. Una ricerca decennale che ha coinvolto 15mila britannici ha messo in luce che lo stress sul lavoro, di cui ne soffre circa il 25% degli europei, le preoccupazioni economiche e la tecnologia hanno abbassato la media di rapporti sessuali mensili dei britannici dai sei o più negli Anni 90 a cinque. “Si tende a pensare che in questo periodo viviamo in una società sempre più liberale, – ha spiegato Cath Mercer dell’University College London – ma la verità è più complessa. La gente è preoccupata per il lavoro e i soldi e non si è dell’umore per avere rapporti sessuali”.

Il tecnostress uccide la libido

Gli uomini intervistati tra il 2010 e il 2012 hanno dichiarato di fare sesso 4,9 volte al mese mentre le donne 4,8. Queste ultime hanno molti più partner rispetto al passato anche se il sesso forte continua a dominare in questo frangente. Sono moltissimi comunque quelli che hanno avuto problemi di sessualità ma solo il 24% degli uomini e il 18% delle donne ha chiesto aiuto ad un esperto. A preoccupare non sono solo il lavoro e i soldi, anche la tecnologia ha avuto la sua parte nella perdita della libido. “Pensiamo che anche le moderne tecnologie siano responsabili. – ha continuato la Mecer – Ormai tablet e smartphone arrivano in camera da letto, dove si usa Twitter, Facebook e si risponde alle e-mail. Diverse coppie tra i 16 e 44 usano il porno online come sostituto del sesso”.

Il quadro che emerge dall’indagine condotta su 15mila britannici tra i 16 e 44 anni è stato pubblicato su Lancet.
La fascia d’età tra i 65 e 73 anni è quella che ha meno rapporti sessuali (2,3 volte al mese gli uomini, 1,4 le donne), mentre gli uomini di 25-34 anni sono quelli più attivi (5,4) così come le donne tra i 16 e 24 (5,8). In media le donne sotto i 44 anni hanno dichiarato di aver avuto 7,7 partner, contro gli 11,7 degli uomini, che nel 3,6% dei casi ammette di aver pagato per avere rapporti sessuali negli ultimi 5 anni.
Le donne ora hanno esperienze sessuali con altre donne 4 volte di più rispetto a 20 anni fa. Iniziano ad essere sessualmente attive prima e hanno più partner rispetto a una generazione fa. Tuttavia, 1 donna su 10 dice di essere stata forzata ad avere rapporti sessuali, contro un uomo su 71.
In generale, secondo lo studio, la vita moderna influisce negativamente sulla libido.
Gli uomini intervistati fra il 2010 e il 2012 hanno dichiarato di fare sesso 4,9 volte al mese e le donne 4,8, mentre nelle due indagini precedenti la media, per entrambe i sessi, era di era di sei volte.
Cath Mercer dell’University College London,  illustrando i risultati dell’indagine alla Bbc online, spiega che ”Si tende a pensare che in questo periodo viviamo in una società sempre più liberale, ma la verità è più complessa. La gente è preoccupata per il lavoro e i soldi e non si è dell’umore per avere rapporti sessuali. Ma pensiamo che anche le moderne tecnologie siano responsabili. Ormai tablet e smartphone arrivano in camera da letto, dove si usa twitter, facebook e si risponde alle email. Diverse coppie tra i 16 e 44 usano il porno online come sostituto del sesso”.
Emerge anche un diverso atteggiamento verso ciò che è accettabile e ciò che non lo è per la morale. Quasi due terzi degli uomini e il 70% delle donne rifiutano l’adulterio, mentre vent’anni fa erano meno della metà a respingerlo. Le storie di “una notte” sono ormai generalmente ammesse dalle donne, mentre le unioni omosessuali sono accettate dal doppio delle persone, rispetto a dieci anni fa.
Secondo gli studiosi, il cambiamento rispecchia ciò che sta accadendo in camera da letto. Come già detto, i britannici hanno più partner sessuali rispetto al passato e hanno ridotto la distanza fra i due sessi: le donne ora hanno infatti una media di 7,7 partner nell’arco della loro vita, quattro in più rispetto ai 3,7 della prima indagine effettuata fra 1990-91. Per gli uomini, il numero è salito a 11,7 da 8,6.
Aumentano anche le percentuali dei rapporti sessuali fra persone dello stesso sesso: le donne sono salite al 7,9% rispetto all’1,8% di due decenni fa. Gli uomini, invece, sono saliti a 4,8% rispetto al precedente 3,6%. Il professor Kaye Wellings, un altro dei ricercatori che ha collaborato al sondaggio, ritiene che il cambiamento nel comportamento delle donne possa essere legato ai “profondi cambiamenti del ruolo delle donne nella società, al loro stile di vita ma anche alla rappresentazione mediatica odierna della sessualità femminile”. Ma il sondaggio mostra anche che molte persone hanno problemi con la loro vita sessuale. Una persona su sei ha condizioni di salute che influenzano la propria sessualità, ma solo il 24% degli uomini e il 18% delle donne ha chiesto aiuto.
Oltre a questi, sono stati diffusi i risultati di tre ricerche americane sui rimpianti collegati alla vita sessuale. Studi che sono stati effettuati su circa 25.000 persone dalle università del Texas e della Ucla-California-Los Angeles university, pubblicate su Archives of Sexual behavior. In questo caso le interviste si sono concentrate sul tema del rimpianto. Si scopre che gli uomini si rammaricano di non averlo fatto con più persone, mentre le donne di averlo fatto con quelle sbagliate.
Nel classifica dei rimorsi, i primi 3 rimpianti maschili sono:
essere stati troppo timidi negli approcci,
non sessualmente coraggiosi da giovani
poco avventurosi quando erano single.
Per le donne, invece, il rimorso in cima alla classifica dipende dall’avere avuto il primo rapporto sessuale con il partner sbagliato e, al secondo posto, con uomini poco attraenti.
E i rapporti diventano sempre più rari….
Che tristezza…

La ricerca ha anche indagato sui rimpianti riguardo alla propria sessualità. Per gli uomini il maggior rammarico è di non essere stato più “esuberante” riguardo al sesso mentre le donne rimpiangono di aver fatto sesso con il partner sbagliato o poco attraente.

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