In Russia il 25% degli under 55 muore per problemi legati all’alcool e in particolare alla vodka

Non è solo James Bond a subire gli effetti negativi dell’alcool. Una ricerca coordinata dal Centro sul cancro di Mosca, l’Università di Oxford e l’Agenzia del cancro dell’Oms, che ha scoperto che lo smog uccide 220mila persone l’anno, ha dimostrato che la vodka è la prima causa di morte tra i under 55 russi. I ricercatori hanno analizzato il modo di bere di 151mila abitanti di tre diverse città dell’ex Unione Sovietica per 10 anni. Dall’analisi dei dati è emerso che il 25% dei uomini muore prima dei 55 anni a causa della bevanda simbolo della Russia. In Gran Bretagna, che in fatto di alcolismo non scherza, la percentuale è del 7%.

Un’analisi storica

“Il tasso russo di mortalità ha oscillato ampiamente negli ultimi 30 anni, parallelamente alle variazioni delle restrizioni sull’alcool ed alla stabilità sociale con i presidenti Gorbaciov, Elstin e Putin”, ha spiegato sir Richard Peto, dell’Università di Oxford. Nel 1985 la produzione di vodka fu tagliata drasticamente e il consumo crollò del 25%. Con la caduta del muro di Berlino il tasso di mortalità raddoppiò con la fine dell’embargo agli alcolici e la diffusione della pratica del binge drinking. “Ci fu un grande aumento delle persone che bevevano e che bevevano in modo distruttivo”, dichiarano gli esperti.

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