Le ambizioni ben riposte di 1&1 Internet

Sicurezza, resilienza e disponibilità a tutta prova nei due data center del provider siti nel Sud ovest della Germania

Karlsruhe, Germania – Quando si dice la riconversione. È infatti in un ex edificio militare nel sud ovest della Germania che ha sede uno dei più importanti data center europei del colosso tedesco del web 1&1 Internet, che ha da poco rafforzato la propria offerta specifica per il mercato italiano del web hosting. Quanto 1&1 Internet intende fare sul serio lo si capisce perfettamente anche da uno sguardo ravvicinato al data center situato all’interno di quello che oggi è il Baden Airpark, realizzato nel 2006 nelle strutture di un aeroporto militare costruito nel 1951 per l’Aeronautica Militare francese e passato successivamente sotto le insegne della Royal Air Force canadese. Alla chiusura della base, avvenuta a fine 1993, la pista è stata riconvertita per usi civili, diventando l’aeroporto internazionale di Karlsruhe-Baden Baden, mentre un edificio precedentemente adibito a bunker ha trovato un’ottima collocazione come sede per il data center, anche per la particolare robustezza della struttura, che è tra l’altro in grado di resistere all’impatto con un Boeing 747.

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Disponibilità al 100%

Quella della massima sicurezza e affidabilità è una delle caratteristiche più enfatizzate da 1&1 Internet, che definisce “geo-redundancy” la presenza di cinque data center in due continenti con dual hosting totale: in pratica ciascun data center, pur prevedendo già ridondanza locale, è ridondato anche in un’altra location, allo scopo di avere una disponibilità nell’ordine del 100%. “Una delle chiavi del nostro successo è quella di offrire la massima affidabilità operativa – spiega David Meder-Marouelli, Systems Architect, IT Operations di 1&1 Internet -: questo significa innanzitutto integrità dei dati, ma anche resilienza e disponibilità senza interruzioni”. Tutto questo è garantito sia nella struttura del Baden Airpark, davvero impressionante per la completezza delle installazioni, sia in quella situata a circa 30 km di distanza, nel centro di Karlsruhe, che dispone tra l’altro di una fonte autonoma di generazione di elettricità d’emergenza, con un impressionante motore diesel da 16 cilindri a V in grado di sviluppare una potenza di 1.700 kW, ma soprattutto di entrare a regime nell’arco di 30 secondi per intervenire dopo gli UPS in caso di black out nell’erogazione dell’energia elettrica pubblica.

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Obiettivi ambiziosi

I due data center del Sud-Ovest della Germania ospitano una buona parte dei 70.000 server complessivi di cui dispone la società, mentre altri sono dislocati nel data center del Kansas, negli Stati Uniti, interconnessi grazie a una rete globale da oltre 300 Gb al secondo. Sono anche questi numeri a decretare il successo di 1&1 Internet, che fa parte del gruppo United Internet ed è il numero uno al mondo del web hosting. In 25 anni di attività, la società è cresciuta con una progressione costante che l’ha portata a fatturare nel 2012 quasi 2,5 miliardi di euro, e soprattutto a sopravvivere brillantemente allo scoppio della “bolla Internet”: le azioni, che al momento dell’IPO nel 1998 venivano scambiate a circa 1 euro, oggi viaggiano stabilmente attorno a quota 20 euro. Merito anche delle posizioni di leadership nel web hosting conquistate in molti mercati: è infatti al primo posto in Germania, Regno Unito e Spagna, mentre è seconda in Francia e quarta negli Stati Uniti. 1&1 Internet non fa mistero di voler crescere del 10% anche nel 2013, e il rafforzamento della presenza italiana è parte delle operazioni volte a raggiungere questo target, a cui contribuirà sicuramente l’annunciato obiettivo di conquistare circa 200.000 clienti all’anno nel nostro Paese. La concorrenza è avvertita.