L’ultimo rapporto sul riciclo in Italia ha messo in luce come sempre più rifiuti vengano smaltiti in modo sostenibile. Rimane comunque alta la percentuale di quelli che finiscono in discarica (43%)

Fise Unire, l’associazione di Confindustria che raccoglie le aziende del recupero rifiuti, e la Fondazione per lo sviluppo sostenibile hanno presentato il rapporto “L’Italia del riciclo”. Dal documento, che si riferisce al 2012, è emerso che il tasso di riciclo imballaggi è salito del 2% dal 2011. Il trend positivo, che diventa ancora più significativo se si tiene conto della riduzione dei consumi a causa della crisi, riguarda soprattutto i comparti tradizionali come carta (84%), acciaio (75%) e vetro (71%).

Quasi la metà dei rifiuti finisce in discarica

Se da un lato è aumentata la quantità di rifiuti riciclati, rimane comunque alta la percentuale di quelli che vengono portati in discarica (43%). Dal rapporto è emerso che in alcune zone del Paese lo stoccaggio dei rifiuti nelle discariche arriva oltre l’80%, a fronte di Nazioni europee come Austria, Belgio, Danimarca, Germania, Paesi Bassi e Svezia che non smaltiscono più in questo modo.

Anche per quanto riguarda i Raee, cioè i rifiuti elettronici, il nostro Paese è rimasto indietro. Nonostante la pratica del riciclo di questi materiali sia già piuttosto diffusa, Ecodom ha stimato che nelle case degli italiani ci siano 200 milioni di elettrodomestici che potrebbero essere smaltiti in modo sostenibile per l’ambiente.

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