Lo spam a giugno 2013: scoprite il segreto del successo di Steve Jobs

Secondo Kaspersky Lab, la percentuale di spam nel traffico email a giugno è stata di 1,4 punti percentuali, con una media del 71,1%. Gli allegati nocivi sono stati localizzati nell’1,8% di tutte le email, con un calo di 1 punto percentuale rispetto al mese precedente.

A maggio, gli spammer hanno utilizzato spesso il nome di Steve Jobs, il fondatore di Apple. Nell’oggetto, alcune email indesiderate invitavano il destinatario a scoprire il segreto del suo successo, mentre in realtà il messaggio conteneva la pubblicità di un servizio di formazione gratuito. Gli spammer promettevano all’utente che avrebbe imparato in solo un’ora e mezza a trasformare un hobby in un business redditizio, ma in realtà il nome di Steve Jobs è stato utilizzato per attirare l’attenzione sul servizio di formazione.

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Nel mese di giugno sono stati individuati frequentemente messaggi di spam che offrivano sconti consistenti sui dispositivi Apple. Per far sembrare le email assolutamente legittime, i truffatori hanno inserito il nome della società nel campo “Da”, nonostante i messaggi non avessero chiaramente nulla a che fare con Apple. Gli autori di queste email hanno inoltre sottolineato che le quantità di prodotti era limitata, cercando di portare l’utente ad effettuare l’ordine velocemente.

Un altro tema sfruttato dagli spammer è stato l’ammissione ad università degli Stati Uniti e le offerte di servizi di formazione on-line. Queste email includevano solo i link alle pagine con le application form per l’iscrizione ai corsi. È interessante notare che gli indirizzi delle pagine web variavano e che venivano creati anche lo stesso giorno dell’invio delle email.

“A giugno, abbiamo registrato diversi mailing di massa che pubblicizzavano sigarette convenzionali ed elettroniche tramite link di spam elaborati con Google Translate. Inoltre, gli spammer hanno aggiunto ai link un insieme di lettere e nomi di domini di Google, in maniera casuale e in diverse lingue”, ha dichiarato Tatyana Shcherbakova, Senior Spam Analyst di Kaspersky Lab.

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Una parte significativa dello spam mondiale del mese di giugno proveniva da Cina (24%) e Stati Uniti (17%). La Corea del Sud si è posizionata terza, con il 14% di tutto lo spam distribuito.

La Corea del Sud rimane la principale fonte di spam per gli utenti europei (53.3%): la sua quota è cresciuta di 9,6 punti percentuali. Gli Stati Uniti (4,6%) e il Vietnam (3,7%), sono scesi alla 4° e 5° posizione rispettivamente, facendo salire Italia (6,7%) e Taiwan (5%) nella classifica. In Italia lo spam è cresciuto di 3,9 punti percentuali rispetto a maggio.

Gli allegati nocivi sono stati individuati nell’1,8% di tutte le email. Come nel mese precedente, gli spammer hanno utilizzato il nome di aziende molto conosciute per le proprie attività illegittime.

Nel mese di giugno, il numero di attacchi mirati ad email e SMS è aumentato, dal momento che nei mesi estivi il numero di utenti di posta elettronica e di utenti che utilizzano programmi come ICQ, Jabber, Skype, aumenta.

La versione completa dello spam report per il mese di giugno 2013 è disponibile su securelist.com