Lo spam su internet ha gli occhi a mandorla

Sono Corea del Sud, Hong Kong e Giappone le fonti dei principali attacchi su internet lanciati in tutto il mondo secondo il McAfee Threats Report

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La società di sicurezza informatica McAfee ha pubblicato oggi il report sulle minace globali ad internet inerente il primo trimestre del 2013 con il quale analizza i livelli di spam a livello mondiale. Stabile nel biennio 2011-2012, lo spam ha avuto una forte accelerata nei primi mesi di questo 2013, con 1,9 miliardi di email spam spedite entro marzo, il doppio di dicembre 2012.

Crescita dello spam senza fine

Il numero di minacce, come siti web e blog sviluppati proprio a scopo di spamming, è saltato dai 30mila del primo trimestre del 2012 ai 45mila dei primi tre mesi del 2013 mentre diminuiscono, ma dopo un aumento del 50% nell’ultimo trimestre del 2012, i casi di URL phishing e domini associati. Mentre la maggior parte dello spam arriva da Stati Uniti, la Corea del Sud è al quarto posto nella top five dei paesi con il maggior tasso di crescita con un aumento di spam via email del 54%. Gli altri paesi che fanno parte della lista sono Bielorussia (+450%), Kazakistan (+150%), Ucraina (+58%) e Perù (+41%). 

La situazione in Asia

Il Giappone è al +420%, in cima alla classifica globale con il maggiore incremento nel numero di mittenti botnet. Ed è un altro paese asiatico, Hong Kong, ad essere tra i primi tre paesi a lanciare spam e phishing nei primi tre mesi del 2013 dietro Stati Uniti e Germania; ed è al secondo posto tra i paesi che ospitano gli URL incriminati, pieni di minacce phishing. All’interno dell’Asia, Hong Kong è il paese che ha ospitato il maggior numero di server “maligni”, seguito da Cina, Corea del Sud, Giappone e India. A livello globale, la zona Asia-Pacifico è dietro a Nord America, Europa e Medio Oriente in quanto a numero di località da cui originano server che ospitano contenuti dannosi.

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