Londra città digitale: esperti a confronto a Bloomberg

Un panel di esperti è stato ospite della prestigiosa sede londinese di Bloomberg per commentare i risultati della ricerca sul tema “Londra: città digitale in crescita”, condotta da Boston Consulting Group e South Mountain Economics, relativa al settore tecnologico nella capitale del Regno Unito

Lo studio ha comparato Londra con San Francisco e New York, le città americane leader in questo campo, avendo come obiettivo “la valutazione del settore informatico e tecnologico nel contesto globale, focalizzandosi specialmente sui posti di lavoro che esso crea”. Durante l’incontro si sono affrontati vari argomenti, dalle potenzialità della capitale inglese nella competizione globale alle start-up, dal ruolo della scuola per formare i talenti ai problemi ancora da risolvere nella corsa all’eccellenza. Michael Mandel, presidente di South Mountain Economics, ha sottolineato che dal 2009 al 2013 l’industria tecnologica a Londra è cresciuta dell’11%, impiegando oltre 380mila addetti. Considerando anche le aree di Oxford e Cambridge, i numeri salgono a 750mila.

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“La città sta prosperando, Londra è paragonabile sotto molti punti di vista ai centri più importanti del mondo in questo ambito, come San Francisco e New York. E’ invece leader assoluto nel campo fintech – financial technology. Ha enormi potenzialità di crescita, ma dovrà gestire alcune criticità, soprattutto manca forse un approccio fortemente coordinato per favorire il business attraverso un migliore accesso ai finanziamenti, e per trarre il massimo dalle opportunità che stanno nascendo nell’hi-tech e nei Big Data”.

Secondo James Layfield, CEO di Central Working, EO Entrepreneur del 2012, il ritmo di crescita spinto di molte compagnie comporta “grandi opportunità ma anche rischi, come la mancanza di stabilità a lungo termine o decisioni di management magari affrettate. Gli Usa hanno un’immagine forse ancor più attraente agli occhi di alcuni nuovi imprenditori, e sicuramente possiamo imparare qualcosa da loro”.

Dominic Field, partner & managing director di Boston Consulting Group, ha messo in rilievo la posizione dominante di Londra nel settore tecnologico al di fuori degli Stati Uniti e l’esistenza di settori specifici di business particolarmente forti, che probabilmente guideranno lo sviluppo dell’economia anche negli anni a venire, in riferimento per esempio a Big Data e Life Sciences. “La politica è chiamata a supportare sempre più le startup e le imprese innovative, mentre anche l’istruzione scolastica deve migliorare ancora, per garantire ai leader di domani le migliori condizioni di successo. In particolare, sarà fondamentale incoraggiare lo sviluppo dei cluster e dei centri d’eccellenza per fare rete e competere meglio sul piano internazionale”.

Sherry Coutu, imprenditrice e consulente di aziende e università, ha invece parlato della centralità del talento e di quanto sia importante svilupparlo fin dall’inizio della carriera scolastica, insegnando ai bambini le basi della tecnologia e incoraggiando progetti innovativi nei giovani. “Stiamo promuovendo attività in classe per far toccare con mano agli studenti, fin dai primi anni di scuola, le soluzioni più interessanti, per capire meglio il mondo in cui vivono e farli appassionare alla tecnologia, che sarà sempre più centrale per il loro futuro. La vera sfida quando si attraversano fasi di cambiamento a velocità vertiginose come sta avvenendo ora, è costruire una cultura business-oriented sostenibile, in cui i giovani sappiano come muoversi e raggiungere il successo. Questo è strategico oggi, e sarà fondamentale per porre le basi anche del mondo di domani”.

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