L’Unione Europea ha approvato un provvedimento per la creazione di un santuario al Polo Nord in cui pesca industriale ed estrazioni petrolifere siano vietate

Il Parlamento europeo, che ha avviato un’indagine sugli acquisiti in-app, ha approvato nei giorni scorsi un provvedimento a sostegno della creazione di un santuario all’interno del Polo Nord. L’iniziativa che non ha alcun valore legale ha l’obiettivo di sensibilizzare le nazioni mondiali verso la tutela dell’ambiente artico. “Quello che accade nell’Artico ci riguarda tutti. – ha spiegato Sini Saarela, attivista finlandese di Greenpeace – Chiedendo l’istituzione di un Santuario al Polo Nord, i parlamentari europei hanno risposto positivamente ai milioni di persone che vogliono che l’area venga protetta per il bene delle future generazioni”.

Salviamo il Polo Nord

L’obiettivo del santuario artico è quello di creare una zona protetta dove pesca intensiva ed estrazioni petrolifere, che provocano un elevato livello di inquinamento, siano bandite. Il testo stilato dall’Ue si rifà alla campagna Save the Artic promossa da Greenpeace, che ha denunciato la presenza di sostanze pericolose nei vestiti per bambini delle grandi marche. Lo scioglimento dei ghiacci non solo crea danni incalcolabili all’ambiente ma ha anche un costo economico non indifferente. L’inesorabile sparizione della calotta polare provocherà danni per 60mila miliardi di dollari, pari al Pil globale del 2012.

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