Legambiente diffonde i dati riguardanti le illegalità che hanno interessato mari e coste italiani nell’ultimo anno

Si chiama “Mare Monstrum” il rapporto annuale presentato da Legambiente a Roma, in occasione della partenza della Goletta Verde e della Goletta dei Laghi che anche quest’anno salperanno per monitorare lo stato di salute dei mari, delle coste e dei laghi italiani.

Ecco cosa emerge dalle analisi effettuate. Si tratta di pesca di frodo, abusivismo edilizio sul demanio, violazioni al codice di navigazione e alle norme sulla nautica da diporto, depuratori difettosi, scarichi fognari e inquinamento da idrocarburi. Sono queste purtroppo le illegalità con cui devono fare i conti le coste italiane.

I dati

Dai dati raccolti si nota un incremento delle illegalità del 2,8% rispetto al 2011 e addirittura del 14,4% rispetto al primo gennaio del 2010. Sono aumentati i reati (13.518, pari a 1,8 illeciti per chilometro di costa), le persone denunciate (16.092) e i sequestri (4.076). Più della metà delle azioni illecite è avvenuta nelle seguenti regioni: Campania, Sicilia, Puglia e Calabria. Seguono poi Sardegna e Lazio.

Spiagge rubate

Un altro acerrimo nemico del mare si individua negli stabilimenti balneari, vale a dire chilometri di lidi e spiagge privatizzati. Si contano infatti 12mila lidi sulle coste italiane, uno ogni 350 metri di spiaggia, che pagano canoni demaniali irrisori a fronte di lauti guadagni. Per non parlare poi della mancata rimozione di chioschi, ristoranti e solarium che, per legge, dovrebbero essere rimossi a fine stagione.

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