Sarebbe stata la violenta esplosione di un meteorite nei cieli marziani a generare l’enorme nuovo cratere che da qualche mese ha ridisegnato l’aspetto di Marte: lungo 48 metri e largo 43, occupa un’area di 8 chilometri di diametro

Per fare un paragone suggerito dalla Nasa e rendersi conto della dinamica del fenomeno, si pensi al metoeorite esploso in Russia nei cieli sopra Chelyabinsk nel febbraio del 2013, i cui frammenti, che hanno rischiato di abbattere un aereo, sono stati persino venduti su eBay.

Una scoperta casuale

In realtà il cratere, già individuato un paio di mesi fa, è stato scoperto per caso osservando le immagini raccolte dalla telecamera Marci (Mars Color Imager), montata a bordo della sonda Mro (Mars Reconnaissance Orbiter) per la raccolta di informazioni sul meteo del Pianeta Rosso, che verrà presto raggiunto dalla sonda Maven della Nasa. Il vice responsabile scientifico dello strumento Bruce Cantor, che opera presso la Malin Space Science Systems di San Diego, ha individuato una strana macchia nera e spinto dalla curiosità ha deciso di analizzare tutte le foto scattate nei mesi precedenti, fino a stabilire una data esatta dell’impatto del meteorite: tra il 27 e il 28 marzo 2012.

Un effetto disastroso

Una volta individuato il cratere, la zona è stata studiata in modo più approfondito con strumenti ad alta definizione come HiRISE (High Resolution Imaging Science Experiment).

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Grazie a queste analisi più dettagliate si è potuto scoprire che il cratere principale è circondato da almeno una dozzina di crateri minori, generati probabilmente da detriti del meteorite o dall’impatto di materiali schizzati fuori successivamente dal cratere principale. Si sono potute individuare anche ulteriori frane, presenti nel raggio di 8 chilometri dal cratere. Questi dati hanno contribuito a definire un quadro più preciso del fenomeno: è stato stimato che l’oggetto dell’impatto fosse lungo dai 3 a i 5 metri, meno di un terzo rispetto all’asteroide che ha colpito l’atmosfera terrestre in Russia. Tuttavia, a causa della differente atmosfera su Marte, molto più rarefatta e sottile, gli effetti sono stati decisamente più devastanti.