Le preoccupazioni sulla sicurezza ostacolano l’adozione del web 2.0

Un report di McAfee rivela che le preoccupazioni sulla sicurezza ostacolano l’adozione del Web 2.0 e dei social network nelle aziende. Le aziende concordano sul fatto che le tecnologie Web 2.0 aiutano ad aumentare i guadagni, eppure il 70% delle società lamenta una perdita media di 2 milioni di dollari a causa dei problemi di sicurezza. Brasile, Spagna e India sono in testa nell’utilizzo della tecnologia Web 2.0 per l’attività aziendale

McAfee ha rivelato che le principali aziende di tutto il mondo comprendono il valore del Web 2.0 come supporto alla produttività e come motore per nuove fonti di guadagno. Eppure persiste in loro una profonda preoccupazione per quanto riguarda le minacce alla sicurezza legate all’implementazione di tale tecnologia.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Un rilevamento svolto su un campione di oltre 1.000 decision-maker di aziende internazionali in 17 diverse nazioni ha riscontrato che la metà (50%) delle aziende mostra preoccupazione riguardo alla sicurezza delle applicazioni Web 2.0 quali social media, micro blogging, piattaforme collaborative, web mail e condivisione di contenuti web. Si registra anche un 60% allarmato per il crollo di reputazione come risultato di un cattivo uso del Web 2.0.

Sei società su dieci (60%) hanno già lamentato perdite per una media di 2 milioni di dollari, con un danno complessivo pari a più di 1,1 miliardi di dollari a causa degli incidenti legati alla sicurezza avvenuti lo scorso anno. Brasile, Spagna e India sono in testa nell’adozione della tecnologia Web 2.0 per le aziende, che invece resta più limitata in Canada, Australia, Stati Uniti e Regno Unito.

Il report, intitolato “Web 2.0: A Complex Balancing Act – The First Global Study on Web 2.0 Usage, Risks and Best Practices”, commissionato da McAfee e redatto dalla facoltà affiliata con il Center for Education and Research in Information Assurance and Security (CERIAS) presso la Purdue University, esamina gli elementi trainanti per l’uso in azienda di Web 2.0 e social network, e ne valuta i benefici e i rischi. Complessivamente, la ricerca evidenzia che, mentre le aziende ben comprendono il valore potenziale degli strumenti Web 2.0, i decision maker continuano a discutere se e come permettere agli impiegati di utilizzare questa tecnologia sul luogo di lavoro.

Leggi anche:  SentinelOne stabilisce un nuovo standard per la cybersecurity grazie alla Singularity Platform Unity

“L’impatto delle tecnologie Web 2.0 si sta ripercuotendo su tutti gli aspetti del modo di lavorare delle aziende”, ha dichiarato George Kurtz, chief technology officer per McAfee. “Nel momento in cui le tecnologie Web 2.0 guadagnano in popolarità, le società si trovano di fronte a una scelta: possono permettere a queste di diffondersi indisturbate, possono bloccarle oppure possono accoglierle e condividere quei benefici che ne conseguono qualora vengano gestite in modo sicuro”.

Risultati principali del report:

Le percentuali dell’adozione del Web 2.0 variano di nazione in nazione – Complessivamente, le percentuali dell’adozione del Web 2.0 sono alte, dal momento che toccano o addirittura superano il 90% in Brasile, Spagna e India. L’adozione resta più ridotta in Stati Uniti, Regno Unito, Australia e Canada.

Nuove fonti di guadagno sono la ragione principale che motivano l’adozione del Web 2.0 – Tre società su quattro (75%) hanno riferito che l’uso esteso delle tecnologie Web 2.0 crea nuove fonti di reddito mentre il 40% ha dichiarato che questi strumenti hanno stimolato la produttività e potenziato l’efficacia delle strategie di marketing.

La sicurezza è la preoccupazione principale – La metà dei rispondenti ha indicato la sicurezza come primaria fonte di preoccupazione riguardo al Web 2.0. Un terzo inoltre ha identificato la paura per le questioni di sicurezza come la principale ragione per cui le applicazioni Web 2.0 non vengono utilizzate più ampiamente nella loro azienda. Le aziende percepiscono principalmente quattro grandi minacce che deriverebbero dall’utilizzo del Web 2.0 da parte degli impiegati, ovvero: software malevoli (35%), virus (15%), sovraesposizione delle informazioni (11%) e spyware (10%).

Leggi anche:  Il futuro della cybersecurity: rischi e sfide dell’IA

Il danno alla reputazione è la più grave conseguenza per un’azienda – Il 60% delle aziende ha riferito che la conseguenza più significativa dell’utilizzo inappropriato di Web 2.0 e social media è la perdita di reputazione, brand, clienti o fiducia. Un terzo dei rispondenti ha parlato di investimenti non previsti dovuti a “work arounds” relativi ai social media sul luogo di lavoro. Il 14% delle aziende ha riferito di processi o cause legali causate dalla divulgazione di informazioni confidenziali o sensibili da parte di impiegati, con oltre il 60% causato da divulgazioni per mezzo dei social media.

Molte aziende bloccano il Web 2.0 piuttosto che lavoro implementare delle policy – A livello mondiale, il 13% delle organizzazioni blocca qualsiasi attività Web 2.0, mentre l’81% restringe l’uso a un unico strumento Web 2.0, a causa della loro preoccupazione in merito alla sicurezza. Già quasi un terzo delle aziende ha riferito di non aver implementato alcuna policy riguardo ai social media. Un quarto (25%) delle aziende monitora l’utilizzo dei social media da parte dello staff e il 66% ha introdotto policy su tale utilizzo, il 71% delle quali si serve della tecnologia per applicarle.

I dirigenti e gli esperti di mercato che hanno contribuito alla ricerca concordano sul fatto che un utilizzo organizzativo di successo del Web 2.0 è un processo di bilanciamento complicato. Le imprese devono analizzare le sfide e le opportunità che si presentano a un’azienda, attenuando i rischi e assicurando agli staff formazione e l’implementazione di tecnologie solide per evitare gli attacchi informatici.

“Le tecnologie Web 2.0 e di social networking possono essere utilizzate dalle aziende in modo efficace,” ha affermato Eugene H. Spafford, fondatore e Executive Director del CERIAS. “Ma per cogliere i vantaggi del Web 2.0, le aziende devono essere proattive riguardo alla comprensione e alla gestione delle sfide. Il che significa implementare le policy corrette e la tecnologia che possa rafforzare tali policy”.

Leggi anche:  I consigli di Bitdefender per proteggere il backup dei dati dagli attacchi informatici

McAfee terrà un Webcast il 6 ottobre 2010 alle ore ore 20.00, intitolato “Bridging the Web 2.0 Security Gap,” con Chenxi Wang, di Forrester Research. Questo Webcast tratterà di un recente studio compiuto dalla Forrester Research sulle tendenze della sicurezza Web 2.0 commissionato da McAfee. Aiuterà ad educare gli utenti aziendali a proteggere la propria azienda imparando a utilizzare con successo le tecnologie Web 2.0.