Le nuove sfide di HP

Nessun cambiamento radicale. E’ in questi termini che prosegue la strategia di HP mirata a creare nuove opportunità di sviluppo e crescita invertendo le tendenze negative emerse nel corso degli ultimi anni. Meg Whitman, a un anno dalla sua assunzione a ruolo di Ceo del gigante dell’informatica, ha affermato che HP si focalizzerà sul rinnovamento del client in ambito enterprise proponendo tecnologie software e tablet così come nuove tecnologie server che incorporano la logica dello Unified Computing che presuppongono la convergenza di storage, computing e networking.

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HP ha necessità di proporsi ai clienti con proposte innovative in grado di mettere a segno dei risultati di fatturato migliori di quelli registrati nell’ultimo periodo. Negli ultimi 4 trimestri i ricavi della società sono stati infatti chiusi ripetutamente con un segno negativo.

Whitman deve inoltre convincere i clienti della bontà della propria strategia riguardo al cloud computing ed essere competitiva nei confronti di Oracle e Ibm che, secondo quanto afferma Joshua Greenbaum, analista di Enterprise Applications Consulting, hanno fatto investimenti importanti nella definizione e impostazione di una strategia cloud.

La spinta verso l’adozione del nuovo paradigma informatico sta diventando ormai importante ed è essenziale per HP consolidare una posizione all’interno di questa nuova dimensione. Per raggiungere questi obiettivi l’azienda ha recentemente creato una divisione interna, presieduta da Saar Gillai, fino a oggi responsabile del cloud networking, per cercare di mettere a punto un ambiente integrato coerente con le nuove esigenze di mercato.

Nello scenario odierno appare ormai evidente che occorre avere strutture capaci di intercettare i crescenti investimenti che vanno nella direzione della ristrutturazione e rivisitazione delle infrastrutture di data center. In questo momento essere solo un fornitore hardware è insufficiente, occorre mettere in campo nuove competenze ed è ciò che si sta proponendo di fare Meg Whitman il cui obiettivo è rifondare il business di HP senza mettere in discussione i riferimenti storici del business societario, tutto il contrario di quanto si era tentato di fare durante la precedente gestione.

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