Compass conferma: i dispositivi mobili rappresentano una spesa significativa per le aziende

Le grandi aziende potrebbero risparmiare milioni di dollari l’anno sulle comunicazioni wireless attraverso una gestione rigorosa di contratti e servizi, questa la più recente analisi di Compass.

“I dispositivi mobili stanno diventando una parte integrante dell’infrastruttura IT”, ha dichiarato John Lytle, senior consultant di Compass, specializzato in reti e telecomunicazioni, “ma molte aziende adottano un approccio ad hoc decentralizzato per gestire le comunicazioni mobili, e ne stanno pagando il prezzo”.

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Negli ultimi anni, Blackberry e altri PDA multifunzione sono diventati strumenti di business essenziali e, di conseguenza, costituiscono una fetta notevole dei budget aziendali. Ma i dati Compass mostrano che una larga parte di questa spesa è sprecata o, ancora peggio, invisibile.

I dispositivi mobili – che spaziano dai cellulari di base ai più sofisticati PDA – vengono generalmente contrattati a livello individuale e spesso pagati attraverso la nota spese del dipendente.

Ne risulta che la visibilità aziendale relativa a funzionalità del dispositivo, termini del contratto e costo è altamente variabile e la possibilità di sfruttare economie di scala è spesso limitata.

Inoltre, molte aziende che forniscono smartphone e PDA multifunzione ai propri dipendenti, spesso sostengono, anche spese aggiuntive per telefoni cellulari di tipo semplice. In altre parole, le aziende non solo il sovvenzionano il servizio di telefonia mobile, ma lo fanno due volte.

Di conseguenza, i costi di telefonia mobile per utente sono significativamente superiori rispetto a quelli della telefonia fissa. (Vedi diagramma – numeri basati sull’analisi di 450 siti in 17 paesi tra cui Stati Uniti ed Europa).


Secondo Lytle, le aziende che centralizzano i contratti e la gestione dei dispositivi mobili ed eliminano la ridondanza di device, possono risparmiare dal 25 al 40% delle spesa di telecomunicazioni. In generale, aggiunge, più grande l’azienda, maggiore sarà il risparmio.

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Una migliore gestione dei dispositivi mobili richiede un cambiamento nella cultura organizzativa e nell’approccio. “Dieci o quindici anni fa, le aziende capirono che dovevano eliminare il ‘personal’ dal personal computer”, ha continuato Lytle.

“Standardizzazione, centralizzazione e policy di lock-down sono diventate la norma e l’efficienza dei costi dei PC è nettamente aumentata. Le aziende devono adottare un simile approccio business-oriented anche per i dispositivi mobili”.

Per generare visibilità e consapevolezza dei costi mobili, è necessario quantificare la spesa. Ha aggiunto Lytle “Qual è il costo per l’azienda legato al supporto di migliaia di piani tariffari personali? Come si compara con un piano centralizzato che unifica i minuti di conversazione? Se si riesce a mostrare questi numeri, l’attenzione del management è assicurata”.

Un piano per la fonia mobile di successo deve inoltre definire termini e categorie. “Se un’organizzazione ha intenzione di imporre la gestione di un solo telefono mobile”, ha continuato Lytle, “deve ben definire che cosa è un ‘telefono’. Un dispositivo voce mobile o un multifunzione? Indipendentemente dai criteri definiti e adottati, l’azienda non dovrebbe pagare per più di un tipo”.

Un vantaggio aggiuntivo della razionalizzazione dei servizi mobili è che non impatta negativamente sulla funzionalità, anzi, la gestione centralizzata rappresenta la base per aumentare la sicurezza dei dispositivi mobili e sviluppare e utilizzare applicazioni sempre più sofisticate.

Ha concluso Lytle: “Dato il loro ruolo nell’azienda globale, smartphone e PDA richiedono lo stesso livello di controllo di altri servizi ‘tradizionali’ come le reti, i sistemi di storage, e gli ambienti server mainframe e midrange”.