Ecco come le best practice ITIL possono aiutare a uscire dalle crisi

Il caso più eclatante è forse quello di Banca d’Italia, che grazie all’adesione agli standard informatici e alle best practices ITIL ha avuto un ruolo determinante nell’ambito del progetto europeo voluto dalla BCE che raccoglie in un’unica piattaforma 22 comunità bancarie (3.800 partecipanti indiretti, per un totale di 11.000 istituzioni raggiungibili) ora in grado di scambiarsi pagamenti, informazioni e documenti senza intermediazioni e senza smarrimenti, come invece accadeva prima.

Ma anche realtà più piccole e con intenti diversi possono trarre grande beneficio dall’ottimizzare i processi e le risorse dell’IT: come la Regione Toscana, che non si limita a erogare servizi di pagamento e di modulistica sul proprio sito, ma ha reso trasparente l’attività del Consiglio, permettendo ai circa 3.700.000 cittadini toscani di partecipare tramite social network, wiki e blog alle decisioni che vengono prese.

O una importante realtà italiana come i Baglioni Hotels (15 hotel di lusso supportati da un piccolo IT di 6 persone) che hanno deciso di applicare ITIL, grazie al quale possono anche gestire emergenze come quelle affrontate durante la visita dei Reali di Giordania.

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Sono alcuni dei casi di successo – insieme ad Avvocatura dello Stato, ING Direct, RAI, Lombardia Informatica e INVA Valle d’Aosta, Sky, Vodafone, SSC di Telecom Italia – che ieri hanno portato la loro testimonianza alla conferenza annuale di itSMF, all’Atahotel Executive a Milano, dal titolo “L’esperienza, la sfida, l’innovazione nella gestione dei servizi IT”, sponsorizzata da Axios Systems, Avocent, Beta 80 Group, Quint, Reply, Bmc Software, CA, Compuware, Icons, Engineering, HP, IBM, Intarget, Pat e patrocinata da Assintel.

A seguire il dibattito, oltre 400 persone del mondo della domanda e dell’offerta IT, che hanno colto l’occasione per confrontarsi e scambiarsi esperienze sulle best practice ITIL (Information Tecnology Infrastructure Library) e sull’IT service management.

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Due temi di cui l’associazione itSMF si è fatta paladina e divulgatrice in Italia, perché chi ha già apprezzato concretamente i vantaggi di una struttura IT ottimizzata possa raccontare come ha affrontato il processo e quali vantaggi ne ha ricevuto: un miglioramento dei servizi ai cittadini, agli utenti, ai clienti, o semplicemente una razionalizzazione dei processi informatici interni che ha comunque portato a migliori risultati con meno spese.

E in un momento di crisi come quello che stiamo passando – con una domanda IT che ci si aspetta in calo anche nei prossimi mesi e un mercato in regressione, come ha ribadito Giorgio Rapari, presidente di Assintel – non è cosa da poco.

Anche per questo itSMF intende rilanciarsi e diventare più concreta, più incisiva, più vicina ai soci, ha spiegato il neoletto presidente Alessio Cuppari.

Tra le nuove iniziative, un osservatorio permanente sulla diffusione delle best practice ITIL tra le aziende italiane.