Il gruppo intende concentrarsi unicamente sul settore delle telecomunicazioni. Aperte le trattive con i sindacati, a rischio 2.000 posti di lavoro
Non c’è pace per i lavoratori ex Olivetti metabolizzati a suo tempo in Getronics e infine inglobati in Eutelia, la società italiana di proprietà delle famiglia Landi con sede ad Arezzo, quotata alla borsa di Milano. Il Cda dell’azienda ha deciso le dismissioni delle attività IT, duemila i posti di lavoro a rischio. I lavoratori di Eutelia sono attualmente sotto contratto di solidarietà che prevede la riduzione di orario e di salario fino al prossimo giugno.
La società di Arezzo, si apprende dal comunicato, ha dato mandato all’amministratore delegato di predisporre tutte le misure necessarie per trovare acquirenti in grado di rilevare il ramo d’azienda ormai considerato non più strategico e di predisporre nel contempo un nuovo piano strategico per individuare le linee guida che si concentreranno sulle telecomunicazioni. Sono in corso trattative tra il Ministero dello sviluppo economico e le parti interessate per trovare soluzioni alternative.
Si attende per la fine del mese la presentazione del nuovo piano industriale. Fabrizio Potetti, coordinatore nazionale Fiom-Cgil del gruppo Eutelia ha dichiarato che “In soli due anni Eutelia ha distrutto la credibilità e la riconosciuta professionalità dei suoi dipendenti, ereditate con l’acquisizione delle attività italiane di Bull e di Getronics. In poco tempo, e con una gestione fallimentare, ha perso clienti importanti e diverse decine di milioni di euro di commesse. Ora che ha rotto il giocattolo depauperato il patrimonio e ridotti all’osso i rapporti con i propri clienti, Eutelia mette sul lastrico centinaia di lavoratori con le loro famiglie”.
Per venerdì 23 gennaio, isindacati dei metalmeccanici Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil hanno organizzato una manifestazione nazionale che si svolgerà ad Arezzo, sede del gruppo Eutelia.
