Il software Sap sotto il peso della recessione

Nel primo trimestre 2009 il giro d’affari complessivo si contrae “solo” del 3% ma il business generato da nuove vendite subisce un crollo del 33%

Nel primo trimestre del 2009 il fatturato Sap è diminuito del 3%, passando da 2,46 a 2,39 miliardi di euro. Un risultato che riflette le condizioni di criticità del mercato e della cautela con cui gli utenti valutano gli investimenti. Tutto sommato Sap a livello generale ha saputo contenere un fenomeno ampiamente recessivo. Il dato preoccupante che si rileva dalla lettura dei dati è infatti il crollo del 33% del fatturato software, vale a dire che il motore del business del vendor ha subito una brusca battuta d’arresto passando da 622 a 418 milioni di euro. Perdita, quest’ultima che è riuscita a essere in parte controbilanciata dalle entrate derivanti dai servizi di supporto e manutenzione (+18%) mentre sui servizi di consulenza e professionali il calo è stato del 9%. La flessione dell’ultimo trimestre è stata in particolare causata dalla debolezza del mercato americano, – 13%, da quella del Giappone, – 16% e, misura minore dal mercato Emea dove il business Sap si è contratto del 3%. In un fase di difficoltà e contingentamento dei budget IT, Sap ha poi deciso di diluire l’aumento del canone di supporto e manutenzione, che nel corso del 2008 è passato dal 17 al 22%, non più fino al 2012 ma fino al 2015. Un provvedimento che riduce al 3,1% l’aumento massimo annuale, rispetto all’8% precedente. In base ai dati dell’ultimo trimestre si rileva che dalla manutenzione e supporto Sap ricava un fatturato tre volte superiore al valore generato dalla vendita di nuove licenze: 1,2 miliardi contro 418 milioni. Per un cliente Sap, ma le percentuali sono più o meno allineate alle politiche di altri software vendor, Oracle per esempio, significa che la spesa per aggiornamenti del software acquistato su licenza equivale a spendere nell’arco di cinque anni una licenza supplementare, come di fatto si riacquistasse un nuovo software.

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