Incontro a Milano fra gli associati Assintel ed Enrico Frascari

Si apre il dialogo fra l’Information technology ed Expo 2015: subito al via una raccolta di idee innovative. Assintel in prima linea per l’aggregazione di progetti di filiera.

Ancora un budget preciso per l’information technology di Expo 2015 non è stato approvato, ma quello che è certo è che non si tratterà solo di infrastrutture, quanto di una sfida senza precedenti: pensare oggi ad idee e tecnologie talmente innovative da risultare visionarie nel 2015.

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Con questa idea forte Enrico Frascari, direttore ICT di Expo 2015 S.p.a., ha aperto ieri a Milano l’incontro con Assintel, che l’associazione nazionale delle imprese ICT ha voluto dedicare in esclusiva ai propri soci.

Con questo si è voluto porre la prima pietra per una collaborazione operativa e progettuale stretta, capace di dare una direzione al tema trasversale dell’information technology e di aggregare imprese e progetti di filiera.

Call for…ideas: queste sono, ora, la linfa vitale di cui ha bisogno la struttura organizzativa dell’Expo, in attesa che il prossimo 30 aprile la BIE approvi il master plan definitivo.

Una vera e propria “raccolta alle armi” per le imprese ICT, così la definisce Enrico Frascari, che potrà partire già da questa primavera come concorso pubblico, e che proseguirà per un intero anno, con una presentazione dei progetti ed infine una loro selezione.

Ma attenzione al copyright delle idee: questo emerge dagli associati Assintel, richiesta subito messa allo studio dal CIO di Expo S.p.a.

“In questa fase sarà fondamentale il ruolo dell’associazione che, in sinergia con tutto il sistema Confcommercio – Imprese per l’Italia, si focalizzerà su alcuni grandi progetti innovativi di filiera, coinvolgendo il turismo, i servizi, il commercio, la ristorazione, la logistica e le altre realtà legate al mondo economico regionale”, così raccoglie la sfida Giorgio Rapari, Presidente di Assintel.

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“Saremo per Expo punto di riferimento progettuale per l’ICT, e stabiliremo un protocollo comune di tutela delle idee e delle modalità di valutazione dei progetti stessi”.

Rapari pensa in modo particolare alla valorizzazione delle piccole imprese, che spesso rimangono escluse dai giochi, fornendo loro la struttura aggregativa necessaria per parteciparvi.

Ed è infatti partito in Assintel un Gruppo di Lavoro ad hoc, coordinato da Franco De Angelis, che già nei prossimi mesi farà scouting fra le proprie aziende.

Ma non solo: Assintel lavorerà per stimolare nelle proprie imprese associate un focus specializzato sull’ingegneria dell’Offerta, per studiare i migliori criteri per partecipare alle future gare d’appalto.

Su questo punto Frascari ha rassicurato: i criteri formali sono quelli validi nel pubblico, ovvero l’obbligo di gare pubbliche per commesse che superano i 20.000 euro ed esclusione di chi concorre alla stesura del capitolato dalla partecipazione alla gara.

Sarà inoltre implementata una lista di potenziali fornitori di ICT per le gare ad invito: ed in questo il ruolo dell’associazione sarà di grande importanza.

Altro tema centrale emerso durante l’incontro è stato quello della creazione di valore: è l’obiettivo “etico” della società che organizza l’Expo, che si sovrappone e va oltre l’obiettivo istituzionale di costruire tutta la macchina dell’evento, meccanismo necessariamente a tempo.

Il valore per le imprese poggia sul fatto che si riesca a creare un’onda lunga di opportunità, che non muoia con il 2015 ma continui in un orizzonte più ampio.

“Al di là di conoscere il microclima della patata boliviana”, questa la provocazione e nel contempo la riflessione conclusiva di Franco De Angelis, Vicepresidente di Assintel, “a noi imprenditori interessano i circoli virtuosi innescati dai rapporti in costruzione con i Paesi espositori.

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Il 30 aprile la BIE approverà i progetti di cooperazione internazionale: questi saranno il primo banco di prova operativo per cominciare a testare sul campo il valore economico di Expo per il nostro sistema imprenditoriale”.