Intel, vendite a picco

La chiusura dell’ultimo trimestre fiscale si prevede possa evidenziare un calo del 20%. L’industria dei semiconduttori è in sofferenza ma non tanto quanto nel 2001, anno di record negativo in cui le vendite di processori crollarono del 40% Ahi, ahi, ahi, quando anche Intel inizia a soffrire le cose si mettono davvero male. L’andamento economico del gigante dei semiconduttori è in effetti la cartina di tornasole dello stato di salute del mercato delle tecnologie. Un termometro dal quale leggere la temperatura, bassa o alta, in ribasso o in rialzo, dell’Information Technology. E la notizia lascia alquanto preoccupati. Intel ha infatti annunciato che l’ultimo trimestre dell’anno fiscale 2008, previsto per il 15 di gennaio,  si chiuderà con tutta probabilità con un calo del 23% rispetto allo stesso periodo del precedente anno e del 20% rispetto al terzo trimestre 2008. Il fatturato complessivo è previsto essere di 8,2 miliardi di dollari, ma l’obiettivo era raggiungere i 10 miliardi di dollari, 2 miliardi sono evaporati nella bolla della crisi di fine anno. La causa? Una sempre più debole domanda di Cpu che non potrà che avere un effetto speculare sull’andamento delle vendite di computer. La situazione si è aggravata in particolare nelle ultime sei settimane del 2008.In base a un report della Semiconductor Industry Association nel mese di novembre le vendite di processori a livello mondiale sono diminuite di quasi il 10% rispetto al novembre del 2007. Le aree geografiche più colpite dai fenomeni recessivi sono l’Europa, dove il calo di vendite è stato del 13,9% e degli Stati Uniti, dove si è registrata una brusca frenata con un calo del 19,5%. Giappone e Asia sono le aree che meno hanno risentito della recente involuzione del mercato. Le diminuzioni, sempre nel mese di novembre, sono state infatti rispettivamente del 7,3% e del 6,2%.Insomma il mercato dei semiconduttori sta vivendo un momento di incertezza e i numeri di Intel così come quelli prodotti dalla Semiconductor Industry Association lo dimostrano ampiamente. Fasi cicliche legate anche a un cambiamento radicale nel mondo dei computer: l’imporsi del netbook, computer a basso costo che cannibalizzano una fascia del segmento portatile, il fenomeno della virtualizzazione…. Tutti fenomeni endogeni all’industria dell’Information Technology che tendono a comprimere il valore del mercato nel suo complesso. Non dimentichiamo poi che nel 2001 il crollo dei semiconduttori fu di   gran lunga superiore a quello finora manifestato in chiusura del 2008. All’epoca il calo delle vendite anno su anno fu del 40%. C’è ancora spazio per un cauto ottimismo

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