Investimenti server in calo. Effetto crisi o effetto virtualizzazione?

La riduzione della spesa non è espressione di una crisi economica, ma di un cambiamento sostanziale nell’acquisizione delle tecnologie del data centerDiminuisce la spesa server nel terzo trimestre del 2008. I dati rilasciati da Gartner e Idc evidenziano  un calo di fatturato del 5%. Da 13,3 miliardi di verdoni a 12,6 miliardi. In termini di unità siamo ancora in trend positivo + 2,8%. E’ crisi, si dice. E’ l’effetto di un contenimento delle spese che viene esercitato in modo sempre più ossessivo da gran parte delle aziende. Si tagliano i costi dell’hardware e tipicamente quelli dei server di fascia più alta , quelli più costosi. Siamo proprio sicuri che questa sia la lettura corretta di quanto sta avvenendo sul mercato. Che la spesa dei server tendi complessivamente a diminuire non mi stupisce e non sono dell’idea di accostare questo fenomeno con la crisi generale dei mercati. Primo perché la spesa sul segmento del mercato di volume dei server, vale a dire la piattaforma Wintel, la tecnologia di riferimento evolutivo dei data center, continua a crescere in volume. Ciò significa che continuano a esservi investimenti legati a tecnologie che risentono fortemente di una politica di downpricing aggressiva che non compensa la riduzione di capacità sulla componente UNIX (- 16%). Secondo, è un fenomeno perfettamente in linea con l’adozione di architetture di data center che alimentano la logica della virtualizzazione, che vuol dire ottimizzazione dell’utilizzo dei server, ovvero la possibilità di utilizzare un numero minore di server rendendo più efficiente le attività elaborative-comunicazionali complessive di un data center. Non solo, ma il calo di fatturato può essere visto come effetto di una diminuzione graduale degli investimenti dei data center aziendali a favore di data center in the cloud. Non dimentichiamo che ormai gran parte degli acquisti server vengono effettuati dalle Internet Companies, una tipologia di acquisto che tende a modificare il tradizionale assetto della spesa hardware, sia perché si fa largo uso di tecnologie di virtualizzazione, sia perché si procede a una ricerca di efficienza e produttività ancora più esasperata di come può avvenire in un data center tradizionale. Una tendenza, quindi, che non compensa la progressiva diminuzione di potenza elaborativa dei data center di proprietà aziendale. Alla luce di questa lettura il calo di fatturato può essere addebitato più a un cambiamento generale dell’utilizzo dei server che a fattori strettamente congiunturali. La virtualizzazione e l’espansione dei data center virtuali sono di fatto fenomeni che tendono a dare maggiore efficienza nell’utilizzo della capacità elaborativa e, nello stesso tempo, semplificare in numero di server le singole architetture. Se il fenomeno della virtualizzazione è destinato a intensificarsi ulteriormente significa attendersi un ulteriore graduale diminuzione della spesa server.

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