Quali ricette per battere la crisi

La crisi economica? C’è, si vede e soprattutto si sente. Ma può anche essere motivo di nuove opportunità, per esempio con il riposizionamento dell’offerta aziendale. Soprattutto deve essere affrontata con le scelte giuste.

A questo compito si dedica un agile volume della Piccola Biblioteca d’Impresa Inaz (“Persone, Organizzazione, Innovazione”), frutto dell’esperienza maturata sul campo di Luigi Rendina, direttore marketing e comunicazione della stessa Inaz, di Maura Fulle, esperta e consulente di organizzazione e gestione delle risorse umane, e di Stefano Greco, uno psicologo esperto di formazione, marketing e motivazione del personale.

L’occasione del libro è un “giro d’Italia” che nel corso del 2009 ha portato gli autori ad animare una serie di incontri in diverse città, promossi dal Centro Studi Inaz e dedicati appunto al binomio crisi economica – risorse umane.

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Nelle 170 pagine del libro non ci si sofferma tuttavia solo sugli aspetti riguardanti l’organizzazione e il capitale umano. Vengono riproposti e ‘metabolizzati’ attraverso le sfide del momento economico, anche principi di base del marketing, a partire dall’analisi di come “i clienti ridefiniscono il valore”.

Conoscere i clienti, valorizzare i talenti

Inutile, per esempio, per un’azienda con un’immagine e un’offerta rivolte al segmento ‘alto’ del mercato, cercare di sostenere i volumi di vendita ‘invadendo’ i segmenti del mass market: troverà sempre concorrenti che sapranno farlo meglio e correrà il rischio concreto di perdere il sostegno della propria clientela tradizionale, anche se, ricorda Luigi Rendina, “passato il periodo negativo della recessione i clienti riguadagneranno potere d’acquisto, ma sarà improbabile che tornino alle vecchie abitudini di spesa”.

Che fare allora? La cura si chiama innovazione, per fornire nuovi stimoli e posizionarsi per la ripresa: “quando i mercati ripartiranno, chi ha continuato ad investire in nuovi prodotti e soluzioni si troverà avvantaggiato”, perché sarà premiato dai clienti.

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Il primo passo, allora, in tempi di crisi è “comprendere i nuovi orientamenti dei clienti durante i periodi di recessione e soprattutto dopo”.

Ma come dev’essere l’azienda in grado di reagire alla crisi? La risposta è in “un’organizzazione snella che sia in grado di accelerare e delegare il processo decisionale e quindi rispondere alle richieste del cliente”.

La riorganizzazione chiede a sua volta passi avanti nella politica di gestione delle risorse umane, anzi, sostiene Maura Fulle, il motore generatore e ispiratore dovrebbe essere spostato sulla centralità della pianificazione organizzativa e sul successivo monitoraggio della struttura.

Nuove indicazioni arrivano anche per le politiche retributive e gli sviluppi di carriera. L’idea sostenuta è quella di un superamento dei tradizionali modelli gerarchici predefiniti.

L’organizzazione aziendale flessibile richiesta oggi punta su un riconoscimento delle singole competenze e della poliedricità degli addetti, anche sotto il profilo retributivo, che richiede perciò una gestione ‘one-to-one’, meno rigidamente vincolata alla qualifica e, in buona sostanza, ai tradizionali modelli del “job grade”.

La valorizzazione dei talenti (“non come dei cavalieri bianchi che arrivano a risolvere le situazioni, ma persone che spesso sono già presenti in azienda”) e i processi motivazionali sono altri pilastri dell’esposizione del libro, ma proprio nei momenti di crisi occorre qualcosa di più.

Per questo, Stefano Greco associa gli elementi “sviluppo delle risorse, motivazione e creatività”, perché quando serve un cambio di marcia è la squadra giusta a fare la differenza.

“Persone, Organizzazione, Innovazione” Luigi Rendina, Maura Fulle, Stefano Greco – Piccola Biblioteca d’Impresa Inaz, pp. 175 – Settembre 2009