Zucchetti fa scuola negli USA

Una delegazione della Jon M. Huntsman Business School dell’Università dello Utah ha fatto visita alla software house italiana per approfondire le strategie e conoscere le soluzioni che hanno portato il gruppo Zucchetti a essere leader in Italia e in Europa

“Tu vuo’ fa’ l’italiano, ma si nato in USA…”. Abbiamo cambiato le parole della famosa canzone di Renato Carosone perché, per una volta, sono gli americani a volersi ispirare agli italiani…del software.
Alcuni rappresentanti (docenti e studenti del Master in HR e Ingegneria Informatica) della Jon M. Huntsman Business School dell’Università dello Utah hanno infatti recentemente fatto visita alla Zucchetti per apprendere le dinamiche che hanno portato il gruppo italiano a diventare leader nel settore software e servizi non solo in Italia, ma anche in Europa.
“I nostri master in Human Resources e Ingegneria Informatica prevedono sempre un viaggio in Europa allo scopo di incontrare le aziende più prestigiose dell’Information Technology – commenta Steven H. Hanks, professore associato e direttore del centro studi per le risorse umane della Jon M. Huntsman Business School – e il nostro direttore del programma MBA Kenneth C. Snyder, che conosce da anni il general manager operations del gruppo Zucchetti Antonio Grioli e con il quale ha anche collaborato in passato negli Stati Uniti, ci ha segnalato il gruppo Zucchetti come azienda leader per l’innovazione e, quindi, valido caso di studio per i nostri studenti.”
L’incontro è stato coordinato dal responsabile della Divisione Estero Bruno Morini, che, coadiuvato dal direttore della divisione commercialisti Saverio Saltini, dal responsabile delle tecnologie di sviluppo Gregorio Piccoli e dall’amministratore di Zucchetti.com Paolo Camia, ha fornito un quadro esauriente dell’approccio nazionale e internazionale del gruppo Zucchetti, basato su un modello di vendita indiretto che privilegia i business partner e su un’offerta a 360 gradi di soluzioni per aziende di qualsiasi dimensione, professionisti ed enti pubblici.
“E’ stata davvero una piacevole giornata, anche perché gli studenti americani hanno dimostrato molto interesse ed entusiasmo per quello che facciamo – ha dichiarato Morini – e questo ha reso più facile il nostro compito di ‘docenti’.
Ci auguriamo, quindi, che questo rapporto iniziato nel 2009 possa diventare un appuntamento fisso anche negli anni successivi, perché rappresenta sicuramente un momento di confronto e di scambio di idee con importanti esponenti del mondo universitario statunitense”.
Antonio Grioli ha voluto, invece, commentare l’incontro con la stessa battuta spiritosa utilizzata per l’apertura dei lavori, richiamando il ‘soggetto’ della più recente pubblicità estiva Zucchetti: “Finalmente, dopo tanti anni, una barca americana carica di talenti viene in Europa, anzi, in Italia, ad imparare come si fa il software”.

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