E’ di moda fra gli elettori di Beppe Grillo postare su Facebook le foto delle schede elettorali per comprovare la propria scelta di voto. Forse queste persone non sanno che è un reato penale

Beppe Grillo ha fatto dei social network uno dei suoi cavalli di battaglia. I “grillini” – il 46% di tutti gli utenti attivi nei profili di Facebook e Twitter legati ai candidati appartiene a questa categoria -, hanno sfruttato il nuovo medium in modo innovativo e soprattutto fruttuoso, rispetto alla classica politica. Il problema è che lo spirito di cambiamento che ha invaso questa parte di elettorato ha portato in alcuni casi a esagerare.

“Mandiamoli tutti a casa!” e posta la foto su Facebook

Un elettore di Valmetauro nel pesarese, ma non è l’unico, ha pensato bene di fotografare e poi postare su Facebook le schede elettorali di Camera e Senato che attestavano il suo voto in favore di Beppe Grillo. L’uomo forse non sapeva che la cosa costituisce reato penale, difatti non si possono introdurre nelle cabine cellulari e device dotati di fotocamera, ed è stato quindi denunciato dai Carabinieri. Secondo la legge del 2008 chi viene sorpreso a fotografare il proprio voto rischia l’arresto da 1 a 3 mesi e una multa da 300 a 1.000 euro, oltre a vedere annullata la propria scelta. Il provvedimento serve a impedire che il voto sia pilotato.

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