Microsoft e Unicredit. Parola d’ordine: ascoltare

Durante il Banking Summit 2013, Microsoft e Unicredit presentano la nuova intranet del colosso bancario. Un lavoro importante che vede coinvolte migliaia di persone eterogenee per ruoli e lingua ma con un obiettivo comune: ottimizzare i processi all’interno di una realtà fortemente distribuita

A introdurre i vari relatori è stato Roberto Masiero, Co-Founder & Managing Director, The Innovation Group, il quale ha sottolineato come nei lavori della mattinata sia emerso il difficile momento e di quanto sia necessario trovare soluzioni adeguate per superarlo. I vari modelli di banking stanno convergendo: da una parte le banche tradizionali sono sempre più chiamate a fornire servizi online, mentre, al contrario quelle nate sul Web sentono sempre più spesso la necessità di disporre di una propria presenza nel mondo reale.

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Per dimensionare il problema, vale la pena di ricordare che, quando si parla di Unicredit, si parla di un gruppo bancario con una forte presenza in 20 paesi, per la maggior parte europei, e una rete internazionale complessiva distribuita in circa 50 mercati, con più di 9.200 sportelli e oltre 150.000 dipendenti al 30 giugno 2013. Il Gruppo opera attraverso la più estesa rete di banche nell’area dell’ Europa centro-orientale con più di 3700 filiali e sportelli.

Ma per far sì che un gruppo di queste dimensioni diventi un’unica entità e non un raggruppamento di diverse monadi è necessario avere un’unica spina dorsale, una intranet unica che permetta, anche parlando lingue diverse, di far collaborare tutti coloro che vi operano.

Per realizzare quindi una intranet comune è stato dato l’avvio a un progetto importante e come partner tecnologico è stata scelta Microsoft, anche perché la banca già disponeva di tutte le licenze software necessarie, come ci ha evidenziato Pierluigi Rossi, Head of Web & Intranet Services, UniCredit Business Integrated Solutions. La nuova intranet a livello globale che ha abbattuto le barriere nazionali della precedente è stata realizzata utilizzando SharePoint di Microsoft.

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A chiarirci la complessità del lavoro svolto è stata Tiziana Olivieri, Direttore della Divisione Enterprise e Partner di Microsoft Italia. “Quando sommiamo alla complessità del mercato quella delle aziende ci accorgiamo che la complessità che dobbiamo affrontare è di gran lunga maggiore di quella della somma delle due.” Per quanto riguarda invece la modalità per raggiungere l’obiettivo, il recente acquisto di Microsoft, che vanta una consolidata esperienza anche a livello internazionale in Vodafone, ci ha detto che “ascoltare l’utenza è stato il primo elemento fondamentale per raggiungere l’obiettivo e poi abbiamo tradotto l’ascolto in soluzioni concrete.” E in questo caso ascoltare è stato un lavoro davvero consistente.

I risultati sono arrivati, ci ha assicurato Patrizio Regis, Head of Group Internal Communications di UniCredit, e si possono misurare, come ha dimostrato la fase di test sulla nuova piattaforma, che ad oggi parla cinque diverse lingue, condotta su oltre 3.000 utenti del Gruppo: “Riduzioni delle tempistiche necessarie alla ricerca di notizie (-67%) e al caricamento dei contenuti sul nuovo Content Management System (-65%). La percentuale di coloro che ritengono che la nuova soluzione semplifichi l’esperienza di lavoro quotidiana è aumentata dal 38% al 78%, e comunque è stato possibile misurare tanto una riduzione dell’abbandono delle pagine, quanto un consistente aumento della presa visione delle stesse”.

La nuova intranet permette infine anche la possibilità di effettuare videoconferenze grazie alle nuove tecnologie adottate. Il vero problema in questi casi è poter misurare i costi complessivi e stabilire un ROI, come ci ha confermato lo stesso Regis. Ma, d’altra parte, è “impossibile farne a meno”.