Microsoft spegne la botnet ZeroAccess

Europa e Stati Uniti assieme per spegnere una delle minacce più pericolose dell’era informatica 

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A Redmond infuria la crociata contro le botnet. Il gigante dell’informatica ha messo in piedi una collaborazione con le forze dell’ordine e diverse società di sicurezza per interrompere la famigerata botnet ZeroAccess. Conosciuta anche come Sirefef, come Microsoft ama definirla, si tratta di una piattaforma malware che si rivolge a tutti i principali browser e motori di ricerca. Le sue funzioni primarie sono quelle di dirottare i risultati di ricerca, reindirizzando gli utenti a siti web dannosi per rubare informazioni sensibili e iniettare altro malware. In passato la ZeroAccess ha mostrato una forte propensione per software che “minano” Bitcoin.

Rete milionaria

Microsoft ha collaborato con il Centro Cybercrime Europeo dell’Europol (EC3) e l’FBI per mettere fine alla pericolosa rete di crimine che ha infettato circa due milioni di computer, compresi quelli di imprese e piccole aziende con ricavi, per i suoi sviluppatori, di circa 3 milioni di dollari al mese. Microsoft ha intentato una causa nei confronti degli sviluppatori della botnet e un tribunale distrettuale del Texas le ha concesso l’autorizzazione per bloccare il traffico in entrata e in uscita di 18 indirizzi IP coinvolti nella truffa. L’azienda di Redmond è stata anche in grado di porre fine al controllo di 49 domini associati a ZeroAccess.

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