Microsoft, tra smart cities e spending review

Rita Tenan, direttore Public Sector da un anno, illustra le notevoli potenzialità della digitalizzazione della PA, con le comunicazioni integrate in pole position

Francese di nascita, per l’esattezza di Chambéry, capoluogo della Savoia, Rita Tenan ha vissuto le proprie esperienze da cittadina in molti Paesi: oltre alla Francia, anche a Londra e in Germania. Molto diplomaticamente, evita però di fare confronti tra le diverse amministrazioni pubbliche dei Paesi dove le è capitato di abitare. Nel nostro Paese, dove da un anno ricopre la carica di direttore della Divisione Public Sector di Microsoft Italia, ha già “avuto modo di incontrare negli enti della pubblica amministrazione italiana numerose persone di talento, animate da volontà di cambiamento e modernizzazione”, spiega in un incontro a Milano, per presentare alla stampa lo studio realizzato da Microsoft in collaborazione con Netics sul tema “La comunicazione digitale al servizio della Spending Review”.

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Secondo l’indagine, la PA italiana potrebbe risparmiare quasi 3 miliardi di euro all’anno adottando le tecnologie di comunicazione e collaborazione integrata individuate da Microsoft. “Il momento particolare che sta vivendo l’Italia spinge la PA a effettuare scelte di spesa – prosegue Rita Tenan -, e la spending review ha appunto messo sul tavolo anche la questione annosa della ‘qualità della spesa’, volta a capire se spendendo meno si possono ottenere risultati diversi. E questo è proprio il momento più adatto per accompagnare la PA nel percorso del cambiamento, con programmi ad hoc per affrontare la digitalizzazione del Paese, cosa questa che è da sempre nel DNA di Microsoft”.

Cambio di passo nella PA

Più in dettaglio, lo studio congiunto Microsoft-Netics sostiene che attraverso un’operazione di diffusione delle tecnologie di comunicazione integrata e collaborazione negli enti pubblici, si potrebbero generare risparmi pari a circa 1.381 euro all’anno per dipendente, che porterebbe il totale delle minori spese a un valore superiore ai 2,9 miliardi. Partendo dall’analisi della spesa della PA in telecomunicazioni e di quella per riunioni e trasferte dei dipendenti pubblici, le possibilità di razionalizzazione dei costi si basano, secondo Microsoft, sull’introduzione di soluzioni di comunicazione digitale unificata, cioè di servizi integrati di presenza, messaggistica, conferenza anche via web e collaborazione, per incidere su tre fronti: ottimizzando l’infrastruttura di telecomunicazione, riducendo gli spostamenti per meeting e migliorando la produttività dei dipendenti pubblici, il tutto con un beneficio in termini di efficienza dei processi interni e di maggiore efficacia del servizio al cittadino.

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E, proprio per dare concretezza a queste affermazioni, sono stati citati due casi concreti di enti pubblici che hanno ottenuto notevoli vantaggi adottando le tecnologie di comunicazione integrata targate Microsoft: da una parte il Comune di Mantova, che ha recuperato l’investimento nell’arco di 18 mesi, e dall’altra parte la ASL Napoli 2, il cui ROI è stato ancora più rapido, con un anno esatto. È anche per questo che “la digitalizzazione rappresenta una priorità non più procrastinabile, poiché consente in tempi brevi di ridurre i costi di funzionamento dell’apparato burocratico, di migliorare le performance dei dipendenti all’insegna di processi smart e di semplificare le relazioni con cittadini e imprese, con l’ulteriore ricaduta positiva di un cambio di passo nella pubblica amministrazione”, conclude Rita Tenan.