MySQL: the next generation database

Oracle lancia l’ultima versione del database MySQL. Introdotti miglioramenti nel database kernel. La nuova versione del database open source Oracle promette migliori performance, scalabilità, affidabilità e gestibilità, nell’ottica delle applicazioni web, cloud ed embedded

Nemmeno l’open source, fortunatamente, rimane indifferente ai significativi cambiamenti a cui stiamo assistendo in questo periodo. L’esigenza di gestire quantità di dati che stanno moltiplicandosi rapidamente, di nuovi dati non strutturati ricchi però di informazioni utili ad aziende e utenti, il mobile computing e il cloud che sembrano non rallentare la loro corsa, richiede sempre di più ai prodotti di database, soprattutto in termini di performance. Ed è inutile nascondere il fatto che dietro a ogni applicazione che si rispetti c’è, e ci deve essere, una buona base dati.

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A presentarci le buone caratteristiche del database open source più diffuso MySQL, in occasione della nuova versione, la 5.6, è stato Tomas Ulin, vice president, MySQL Engineering, Oracle durante una conference call, a cui hanno partecipato giornalisti di diverse nazioni.

Tutte le novità della nuova versione

Diverse le novità introdotte dalla nuova versione. La prima e forse più importante è il miglioramento delle query e delle subquery sia in termini di tempi che di diagnostica. In particolare si parte dall’ottimizzazione delle subquery e dal modo in cui i set di risultati vengono selezionati, ordinati e restituiti. Introdotti Index Condition Pushdown (ICP) e Batch Key Access (BKA) che dovrebbero poter incrementare il throughput delle query fino a 280 volte. Aggiunti inoltre nuovi comandi e specifiche per migliorare l’ottimizzazione della diagnostica.

Migliorate le performance di throughput e la disponibilità delle applicazioni grazie al miglioramento del InnoDB storage engine: fino al 230% di miglioramenti per quanto riguarda il transazionale e il read only throughtput, maggiore availability, full text search, e un più facile accesso non SQL grazie alle Memcached API.

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Significativi miglioramenti anche per quanto concerne Scale-Out and High Availability grazie a nuove caratteristiche dei servizi di replica in MYSQL tra cui: Self-Healing Replication Clusters, High Performance Replication Clusters, Time-delayed Replication. Estesa anche la “PERFORMANCE_SCHEMA” con cui gli utenti possono monitorare meglio query pesanti, oggetti, utenti e applicazioni, grazie anche a nuovi sommari che permettono statistiche aggregate in base a query, group, thread, utenti host e oggetti.

Da citare infine ulteriori estensioni quali la gestione GIS, l’IPv6 compliance e l’ottimizzazione del server default.

Durante la sessione di domande e risposte non è mancata all’interlocutore l’occasione di rassicurare l’utenza che alcuni bug delle precedenti versioni sono stati risolti con la massima priorità per quello che concerne la sicurezza (come sempre, vale la pena di dare un’occhiata alle release note). Allo stesso modo ha avuto occasione di precisare come le nuove caratteristiche del prodotto porteranno benefici a tutti gli utenti in generale, ma soprattutto alle realtà di maggiori dimensioni, come le telco, che hanno bisogno di gestire significative quantità di dati anche non strutturati.

Il prodotto è disponibile immediatamente e scaricabile dal sito.