Nanotecnologie, stop ai dolori cronici con un chip sottopelle

Dopo il neurostimolatore midollare senza fili, un’altra buona notizia per i pazienti affetti da dolori cronici che non rispondono alle terapie tradizionali e alle cure farmacologiche: all’ospedale Santa Chiara di Pisa è avvenuto il primo impianto in Italia di un microstimolatore wireless in grado di trasmettere impulsi elettrici a nervi e tessuti biologici, al fine di alleviare il dolore.

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Utilizzato per la prima volta in California da bioingegneri americani, il chip viene inserito direttamente sotto la pelle ed è stato concepito per dare una terapia alternativa antidolorifica alle persone che non traggono beneficio da altri tipi di cure.

Per la prima volta trasmissioni wireless

Costituito da un microfilo del diametro di un millimetro e della lunghezza di circa dieci centimetri, il trasmettitore possiede al suo interno un microchip per la decodifica dei comandi inviati via wireless dai medici.

“Le applicazioni delle biotecnologie e nanotecnologie in campo sanitario stanno producendo un grande impegno verso la miniaturizzazione dei dispositivi attualmente in uso per il controllo del dolore e il miglioramento delle loro performance”, spiegano dall’Unità operativa di terapia del dolore del Santa Chiara di Pisa. A differenza dei normali neuro stimolatori inseriti tramite anestesia locale nei pazienti, la novità di questo sistema consiste nello sfruttamento della tecnologia wireless, eliminando quindi le batterie interne.

Che la stimolazione elettrica sia un valido aiuto nel combattere i dolori cronici lo rivela anche uno studio pilota dell’Università di Milano-Bicocca pubblicato sulla rivista Pain, secondo il quale la stimolazione elettrica della corteccia motoria riduce gli stati dolorisi cronici in modo significativo.

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