Napoli annuncia il car sharing elettrico Ci.Ro ma i tassisti protestano

A Napoli si apre la sperimentazione del servizio di car sharing elettrico Ci.Ro. I tassisti protestano per le tariffe ridotte e le agevolazioni fiscali

Mentre a Milano si cerca un terzo operatore nel mercato della condivisione di veicoli, oggi il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, ha presentato l’inizio della fase operativa di Ci.Ro (City Roaming), il servizio di car sharing elettrico sviluppato dall’ente no profit Città Intelligente. Tremila napoletani faranno da tester per il servizio fino a maggio 2015, data di conclusione della sperimentazione. Ci.Ro si affiancherà a Bee, il servizio di car sharing elettrico promosso da NHP in partnership con Renault.

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In punti startegici della città saranno piazzati 4 chioschi multimediali Ci.Ro Point con cui gli utenti potranno iscriversi al servizio e ottenere specifici permessi amministrativi. Le 12 vetture per la sperimentazione sono state fornite da Renault (8 Renault ZOE, 1 Fluence Z.E. per l’amministrazione comunale e 3 Kangoo Z.E. per il trasporto merci). “La nostra è una città internazionale e deve avere le stesse pratiche ecosostenibili di tutte le città del mondo”, ha detto il sindaco De Magistris.

I tassisti protestano

Come è successo a Milano con Umber, anche a Napoli i tassisti sono scesi in piazza contro Ci.Ro. Circa 300 vetture si sono raccolte davanti al Maschio Angioino per protestare contro le tariffe fuori mercato del nuovo servizio di car sharing e le agevolazioni per le auto elettriche.

“Sono anni che chiediamo di intervenire per ridurre i disagi e le difficoltà della categoria dei tassisti. – ha spiegato Ciro Langella, presidente di Uticonsortaxi Napoli – Oggi scopriamo che, invece, sono previste una serie di agevolazioni di traffico e logistiche per alcune tipologie di auto elettriche. Inoltre queste auto godono di agevolazioni fiscali e tariffarie”. “Chiediamo – ha continuato Langella – che qualcuno faccia chiarezza e dia risposte alle questioni che solleviamo da tempo e che non sono più rinviabili”.

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