Dal 1954 al 2007 i ghiacciai del Parco Nazionale dello Stelvio si sono ridotti del 40% e il fenomeno non fa che accelerare

E’ allarme ghiacciai sulle Alpi a causa dell’innalzamento delle temperature. Il Comitato EvK2CNR presenterà l’11 dicembre i dati sul progetto Share Stelvio raccolti con il contributo di diversi atenei italiani. Dalle ultime analisi è emerso che in 50 anni il Parco Nazionale dello Stelvio ha perso 20 km2 di superficie ghiacciata pari a circa il 40% del suo volume. Non sono solo i ghiacciai lombardi a patire il caldo. In Piemonte, sul massiccio del Monte Rosa, il ghiaccio si è ridotto del 37%.

La situazione dei ghiacciai lombardi

Dal 2003 al 2007 il fenomeno ha subito una rapida accelerazione con 0,7 km2 di ghiaccio scomparsi ogni anno. Trentasei laghi alpini sotto i 2.500 metri di quota sono anch’essi spariti mentre se ne sono formati altri 22 ad altezze più elevate. Secondo le ultime stime, il surriscaldamento globale ridurrà entro il 2100 il volume del ghiacciaio vallivo pià grande delle alpi, quello dei Forni, a solo il 5% del suo attuale volume.

“Per l’estensione e le caratteristiche dei ghiacciai esaminati, gran parte dei dati possono considerarsi estensibili ai ghiacciai alpini italiani” – ha spiegato Guglielmina Diolaiuti, responsabile scientifica del progetto – “Le Alpi possono essere considerate delle “torri d’acqua” che svolgono un ruolo cruciale per l’accumulo e il rilascio di questa preziosa risorsa. I dati indicano che le torri d’acqua stanno modificandosi sempre più rapidamente”.

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